Congresso provinciale Fai Cisl, Sabina Barresi nuovo segretario

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 Sarà Sabina Barresi a guidare i lavoratori del settore agroalimentare della Fai Cisl di Messina per i prossimi quattro anni. Questo l’esito del VI Congresso provinciale che si è tenuto al Teatro comunale Casalaina di Novara di Sicilia alla presenza del segretario nazionale della Fai, Fabrizio Colonna e del segretario regionale Calogero Cipriano. Ad affiancarla in segretaria sono stati eletti Nicolò Roberto Colonna e Gino Lunghitano.

“Siamo in un momento in cui dal territorio dobbiamo tirare fuori le potenzialità, le peculiarità di un patrimonio culturale, boschivo, agroalimentare, florovivaistico e marittimo – ha esordito – Dobbiamo essere capaci di comprendere le esigenze e le emergenze nei vari settori leggerle e trasformarle in opportunità lavorative. È una questione di attenzione, ma soprattutto di investimenti convergenti e specifici e non casuali: istruzione, infrastrutture, sicurezza”.

La Fai Cisl di Messina guarda all’agroindustria e l’agricoltura come perfetto trait d’union per incentivare e creare nuove realtà lavorative:“La scommessa – ha detto Sabina Barresi – si deve basare sulla sostenibilità come chiave innovativa per creare e valorizzare percorsi lavorativi, mercati di nicchia, attenti all’ambiente, sempre più consolidati. Emerge una Sicilia che porta avanti la cultura del turismo sostenibile, attraverso percorsi agroalimentari e la riattivazione di cuori urbani abbandonati, con azioni culturali importanti a livello internazionale, o per mezzo di musei territoriali di nuova generazione che trasformano gli antichi saperi in opportunità imprenditoriali sostenibili. Si parla di autoimprenditorialità e lavoro autonomo anche tra i più giovani”.

L’attenzione della segretaria generale della Fai si è concentrata su agroalimentare, florovivaismo e zootecnia:“Rivestono notevole importanza sia in termini di fatturato che di numero di imprese ed occupazione nella caratterizzazione economica del territorio in più sfaccettature». Sulla pesca, attività che in provincia di Messina è profondamente radicata nel tessuto sociale e nella tradizione evidenziato come «molto spesso si parla di tradizione ma in realtà ormai di quelle tradizioni c’è poco. E in un quadro di crescenti difficoltà che la pesca marittima del messinese si trova a far fronte vanno assumendo sempre maggiore interesse i fenomeni di diversificazione delle attività di pesca, quali soluzioni alternative a carattere complementare ed integrativo che si affiancano alla consueta attività di produzione con il fine di sostenerla”.

Non poteva mancare il passaggio sul patrimonio boschivo, «cuore pulsante di risorsa energetica rinnovabile svolge che un ruolo importante per rendere vivibile il presente e futuro. La Forestazione – ha proseguito – deve tornare al centro delle politiche di sviluppo di questa terra, per troppi anni il settore è stato umiliato, mortificato nelle sue enormi potenzialità protettive, conservative e produttive. La forestale potrebbe dare realmente una spinta in più all’economia della nostra terra, ma è ostacolata da altri interessi, quelli che creano speranze ma nessuna certezza. La Sicilia figura fra le prime 5 Regioni d’Italia in cui il dissesto idrogeologico è maggiormente diffuso, è un obbligo dare priorità alla forestazione e all’ambiente.

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