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Confapi chiede al futuro sindaco regole chiare e interlocutori affidabili

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confapiRegole chiare e interlocutori affidabili. Sono le richieste degli imprenditori di Confapi Messina, sezione territoriale dell’associazione che riunisce le piccole e medie imprese in tutta Italia.
Per oltre un mese il Consiglio Direttivo di Confapi Messina, presieduto da Alessandro Rizzo e composto da Nino Abate, Emanuele Barbaro, Lillo Bello, Giovanni Caminiti, Pucci Gugliandolo, Fabrizio Natoli, Giovanni Sofi, Umberto Urbano e Marco Vadalà Bertini, si è confrontato con i candidati a sindaco, esprimendo le esigenze di una classe, quella degli imprenditori delle PMI, che vede seriamente compromesso il proprio futuro.
“Rispetto alle nostre istanze siamo stati molto chiari -spiega il presidente Rizzo. Gli imprenditori di Confapi Messina, ma la nostra è una battaglia per tutti gli imprenditori della nostra città, hanno bisogno di regole chiare e di interlocutori affidabili.
Quando chiude un’impresa, non chiude solo una società. Dietro ci sono famiglie che improvvisamente si ritrovano senza una fonte di sostentamento e prive di certezze per il proprio futuro. Riteniamo indispensabile programmare la ripresa economica di Messina con interventi a medio e lungo periodo, di ampio respiro, che non si riducano a provvedimenti-tampone”.
Durante gli incontri il Consiglio Direttivo ha espresso una forte preoccupazione per la città, arrivata ad un punto di non ritorno, sottolineando come sia il momento delle scelte coraggiose, anche se impopolari.
Tutti i candidati a sindaco si sono impegnati a sostenere e supportare le istanze delle imprese locali, per aiutarle nel difficile cammino della ripresa economica.

 

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