Foto del Teatro Vittorio Emanuele

Teatro Vittorio Emanuele: stagione a rischio, si attende l’approvazione della Regione

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Messina. Teatro Vittorio Emanuele: a rischio la stagione teatrale e l’intera campagna abbonamenti. Circa 100 le famiglie rischiano di rimanere senza lavoro.

Approvato il 2 ottobre, dopo il via libera dei Revisori dei Conti, con due voti favorevoli e un’astensione del Consiglio d’Amministrazione interno, il bilancio del Teatro Vittorio Emanuele attualmente è fermo all’Assessorato Regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo, presieduto da Anthony Barbagallo.

L’attuale amministrazione dell’ente Teatro non nasconde la propria preoccupazione per questo ritardo: «Ci siamo insediati il 19 giugno 2017 – ha spiegato il presidente dell’Ente Teatro, Luciano Fiorino – e allora non c’era niente di predisposto, quindi non si è arrivati a fare le contrattualizzazioni».

In sostanza, anche se la Regione dovesse approvare il bilancio, i tempi tecnici della burocrazia comporterebbero un ulteriore rallentamento che inciderebbe negativamente sulla firma dei contratti e, chiaramente, sulla campagna abbonamenti. Lo spazio d’azione, infatti, è strettissimo. Una campagna abbonamenti efficace richiede almeno un mese e mezzo per ottenere buoni risultati, ma l’inizio della stagione teatrale è programmato per i primi di novembre e si rischia di non riuscire ad attirare abbastanza pubblico.

La stagione teatrale, attualmente congelata, si presenta con un programma ricco e impegnativo, costituito da opere liriche, balletti e concerti sinfonici. Grande spazio verrà dato, inoltre, come spiegato dal presidente, all’Orchestra Sinfonica del Teatro Vittorio Emanuele. «Noi stiamo cercando di fare il possibile perché si possa procedere velocemente, ma la situazione adesso è in mano all’ente di competenza della Regione» ha concluso Fiorino.

Grande apprensione è stata espressa anche dalla consigliera del Gruppo Misto Daniela Faranda che, in una nota, invita l’assessore Barbagallo alla chiarezza: «Bisogna che la Regione chiarisca subito cosa intenda fare con la città di Messina. Se l’assessore Barbagallo ritiene sia questa la posizione della Regione, ossia determinare necessariamente un danno, lo dica apertamente, diversamente faccia chiarezza cosa intenda fare e sull’operato del suo rappresentante».

 

 

 

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