Partirà a Marzo la nuova stagione musicale del Vittorio Emanuele

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teatro-vittorio-emanueleCinque spettacoli in tutto, in cui sarà impegnata l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele. Questo il segnale lanciato dal Consiglio di amministrazione, dal Sovrintendente e dal direttore artistico nel presentare la stagione musicale del 2013. Sia la vicepresidente, Daniela Faranda, sia il sovrintendente, Paolo Magaudda, che il direttore artistico, Lorenzo Genitori, hanno sottolineato come questo sia il momento di unire le forze. Il cartellone è stato programmato con un budget di appena un milione e 267 mila euro, metà dei quali assorbiti dai costi per i professori d’orchestra e per i tecnici a tempo determinato, indispensabili per l’allestimento delle opere liriche. Il primo appuntamento sarà il 19, 21 e 23 marzo con il “Rigoletto”, l’opera che non è potuta andare in scena nella scorsa stagione a causa dell’improvviso taglio al finanziamento regionale. In conferenza è stato anche precisato che riceveranno un rimborso a tutela dei loro diritti, in una forma che sarà comunicata al più presto, tutti gli abbonati che nella scorsa stagione non hanno potuto assistere a “Rigoletto”. Confermata la regia di Alessio Pizzech, il capolavoro verdiano sarà diretto dal maestro messinese Antonino Fogliani, che già al Vittorio Emanuele ha condotto nel 2011 la “Madama Butterfly”. Fogliani arriva da tre successi internazionali a Oslo, a Parigi, a Mosca. L’allestimento e la produzione saranno del Teatro di Messina. A maggio (24, 25 e 26) appuntamento con “Operetta eterno amore”, commedia con musiche d’operetta di Alessandro Gilleri e Gianni Gori. Uno spettacolo-contenitore dei brani più famosi, con l’attore Gennaro Cannavacciuolo, il soprano Daniela Mazzucato e il tenore Max René Cosotti. Nei giorni 6, 7 e 8 giugno toccherà al balletto con una “Serata Cajkovskij”, presentata dall’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, la prestigiosa scuola diretta da Frédérich Olivieri; sul podio il maestro Christopher Franklin. Ballo ma anche molto altro in “Dreaming Cenerentola” (10, 11 e 12 ottobre), fiaba in un atto su musiche di Serghej Prokofiev, testo e drammaturgia di Giovanni Mazzara, messa in scena di Valentina Console, Fabrizio Lupo, Giovanni Mazzara, coreografia di Giovanna Velardi. Si tratta di una coproduzione tra la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e l’Ente Teatro di Messina. L’Orchestra del Vittorio Emanuele sarà diretta da Francesco Di Mauro. La lirica tornerà il 10, 12 e 14 dicembre con “La bohème” di Puccini, una delle opere più amate in assoluto dal pubblico. Il capolavoro di Puccini vedrà sul podio il maestro Elio Orciuolo; la regia sarà di Aldo Tarabella. Allestimento del Teatro di Messina; produzione del Teatro di Messina in collaborazione con il Teatro del Giglio. Infine, il 4, 5 e 6 ottobre, fuori abbonamento, sarà presentato un originale spettacolo di “Film Concerto”: proiezione de “La caduta della casa Usher”, film del 1928 di Jean Epstein; musica dal vivo composta ed eseguita da Giovanni Renzo, il ben noto pianista e compositore messinese, da sempre appassionato cultore di cinema. «Un cartellone di cui, nonostante le ristrettezze economiche – ha detto Genitori – mi dichiaro orgoglioso perché siamo riusciti a coniugare la qualità con l’esigenza del risparmio. Credo che sia sempre necessario pensare alla soddisfazione del pubblico. È anche per questo che abbiamo scelto titoli di grande impatto come “Rigoletto” e “La bohème”». «Questo cartellone è un messaggio di ottimismo – ha sottolineato Daniela Faranda – perché il CdA ha voluto superare anche l’incertezza che c’è adesso sull’argomento fondi regionali». «Proprio per questo – ha aggiunto Paolo Magaudda – è il momento di mettere la palla al centro e ripartire tutti insieme affinché la cultura possa riottenere il ruolo centrale che merita. Adesso che il consuntivo del 2010 è stato presentato alla Regione, mi impegno a chiudere entro gennaio anche il consuntivo 2011 in maniera che non ci siano mai più ritardi da parte di questo Ente». Alla conferenza stampa si è registrato un intervento, molto applaudito, del gruppo di occupanti il Teatro in Fiera. Un’occupazione per tutta la città — è stato sottolineato — e che quindi merita la solidarietà attiva di tutti. 

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