“Inferno di fango”, il libro di Rossellini, “raccoglie” gli alluvionati di Messina alla chiesa S.Maria degli Alemanni

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libro rosselliniIn una chiesa, S.Maria degli Alemanni, strapiena, ieri è stato presentato il libro del giornalista Gianluca Rossellini, ‘Inferno di Fango’, sulle alluvioni che hanno colpito Messina e la sua provincia, dal 2009 al 2011. Inizialmente sono state mostrate delle sequenze di foto dei nubifragi, realizzate da Alessio Villari, autore della copertina del libro. Dopo l’intervento del giornalista della Gazzetta del Sud, Tito Cavalieri, che ha presentato l’evento e ha apprezzato il libro per la sua attenta analisi dei fatti, hanno parlato i familiari delle vittime e i comitati degli alluvionati. Questi ultimi hanno sottolineato le tante problematiche che ancora esistono per la messa in sicurezza del territorio e per l’arrivo dei fondi da parte del governo nazionale. E’ stata anche lanciata la proposta di un ‘super’ comitato dei cittadini alluvionati di tutti i comuni coinvolti, per fa sentire meglio la propria voce alle istituzioni che sembrano ancora sorde alle richieste dei residenti.
Nadia Luciano, del Comitato dei cittadini di Saponara, si è mostrata indignata perché l’ordinanza di emergenza è stata redatta sette mesi dopo rispetto alle stragi avvenute in Liguria ed Emilia Romagna” e si è detta “preoccupata perché dal 31 dicembre gli sfollati dovranno pagare gli affitti delle case in cui vivono attualmente: non possono rientrare nelle proprie abitazioni. Questo perché il governo nazionale non intende stanziare più i fondi necessari. Corrado Manganaro, rappresentate del comitato di cittadini di Giampilieri, ha rimarcato come “il 90% dei lavori siano appaltati, anche se non tutti ultimati, e ha criticato i governi nazionali che per la prima volta hanno stanziato meno fondi di quelli regionali. Irene Falconieri, del comitato di Scaletta, si è soffermata sull’importanza della prevenzione al dissesto idrogeologico. “Le istituzioni non hanno capito – ha detto Falconieri – che un adeguato impegno contro il dissesto idrogeologico potrebbe anche diventare una fonte di lavoro”.
Tra i parenti delle vittime il dolore per quanto accaduto era ancora evidente. Raffaella Maugeri, madre di Leo e Christian, di 22 e 23 anni, travolti dal fango di Giampilieri, ha sottolineato che si devono “urlare le ingiustizie e gli omicidi camuffati in calamità naturali” e che “questa vita è solo un cammino di passaggio e se ce lo ricordassimo tutti non vivremmo in questa giungla”.
Gianluca Ghezza, compagno della madre di Luca Vinci, il bimbo di 10 anni morto a Saponara, ha rimarcato che ancora oggi “il paese dove vivono non è stato messo in sicurezza e c’è la paura che alle prime piogge tutto precipiti nuovamente”. Antonio Lonia, che nell’alluvione ha perso i due bimbi, la moglie e il suocero, grazie a dei finanziamenti di privati ha finalmente potuto comprarsi un’abitazione, però, sottolinea “Per colpa della burocrazia risulta come seconda casa come se quella di Giampilieri, che è andata distrutta, fosse ancora in piedi. E questo complica le cose: la burocrazia ci sta uccidendo una seconda volta”.
Infine l’autore Gianluca Rossellini ha spiegato cosa lo ha spinto a scrivere il libro affermando: “Dal 2009 ho seguito questi avvenimenti per l’Ansa. Spesso ci sono state delle promesse di politici che hanno generato delle speranze, ma queste poi si sono rivelate solo illusioni. Ed è terribile illudere questa povera gente che ha avuto lutti e ha perso ogni cosa. Da subito queste tragedia sono state considerate stragi di serie B e questo è dimostrato dai ritardi e dal non arrivo dei finanziamenti previsti”. Ha poi rimarcato che si augura che le responsabilità per quanto avvenuto venga fuori, dicendo: “Speriamo che almeno questa volta ci siano dei colpevoli e che non finisca tutto in un niente di fatto, questa è stata una tragedia di Stato! I colpevoli sono ben chiari”.

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