Ylenia dice che non è stato l’ex fidanzato a darle fuoco. Il legale del giovane: “Soltanto ieri sera ha saputo dell’accaduto”

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Diventa una matassa ingarbugliata il tentato omicidio avvenuto domenica mattina al villaggio Santo Bordonaro, dove la 22enne Ylenia Bonavera è stata data alle fiamme, dopo che qualcuno l’ha cosparsa di benzina. Il suo ex fidanzato, Alessio Mantineo, sottoposto a fermo perchè indiziato del reato, interrogato dalla Squadra Mobile ha negato di essere l’autore del gesto criminale. Il suo legale, avvocato Salvatore Silvestro, che lo ha accompagnato in questura la scorsa notte, ha dichiarato che il suo assistito non sapeva di essere ricercato e che la sera di sabato era andato a ballare e, avendo fatto tardi, aveva dormito da un amico. “Alessio Mantineo – ha detto il difensore – ha saputo soltanto a tarda sera, dal padre, che la polizia lo cercava da ore. Appresa la notizia, insieme ci siamo recati in questura. Al momento non ho potuto accedere agli atti processuali, non so, dunque, quali effettivi indizi ci siano a carico del mio assistito, che sin qui si è avvalso della facoltà di non rispondere”.

Intanto anche la giovanissima vittima, le cui condizioni fortunatamente non sono gravi, interrogata dagli investigatori della Mobile, pare abbia difeso il suo ex, sostenendo che non sia stato lui a darle fuoco.

Cosa è accaduto, dunque, in quell’appartamento di Santo Bordonaro alle 6 di una gelida mattina invernale? Chi e soprattutto per quale motivo, se non passionale, avrebbe cosparso di benzina una ragazza di 22 anni? E soprattutto, Alessio poteva rimanere all’oscuro sino a tarda sera di quanto accaduto a quella che era stata la sua ragazza sino a due mesi prima, senza che un amico lo informasse?

Troppi gli interrogativi in una tragica vicenda che sino a stamani appariva già definita, e che a distanza di ore, invece, vede compatti vittima e presunto aggressore.

Mercoledì mattina, Mantineo sarà interrogato dal gip Eugenio Fiorentino.

Patrizia Vita

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