Rapina Juvara

“Volevano colpire lo Stato”. Ecco perché rapinavano i due minori arrestati dai Carabinieri

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Rapina Juvara«Rapino le farmacie perché le medicine  le passa lo Stato, quindi prelevando l’incasso si rubano soldi dello Stato, rapinando altri tipi di esercizi, invece, si ruba l’incasso del negoziante». Sarebbero queste ˗ a detta degli inquirenti ˗ le parole pronunciate dai uno dei due ragazzi di 15 e 16 anni fermati, ieri pomeriggio, dai Carabinieri per la tentata rapina alla farmacia “Juvara”.

Erano trascorse le 19.00 quando i militari hanno notato i due giovanissimi con il volto travisato da passamontagna, uno dei due armato di pistola, l’altro di coltello, che si introducevano all’interno della farmacia di via Catania. Immediatamente, i Carabinieri sono intervenuti e li hanno sorpresi  mentre con le armi puntate intimavano ai farmacisti di consegnare loro l’incasso. I due “novelli Robin Hood”, messi alle strette, hanno inoltre ammesso di spendere il ricavato delle rapine per acquistare scarpe e vestiti.

La pistola beretta calibro 8 a salve ˗ identica per forma, dimensioni, colore, e materiale al modello autentico ˗ e il coltello a serramanico con lama di 8,5 centimetri circa utilizzati per la rapina sono stati sequestrati. Le successive perquisizioni nelle abitazioni dei due minori hanno consentito ai militari dell’Arma di rinvenire alcuni oggetti e indumenti che ˗ a detta loro ˗ gli arrestati, nei giorni scorsi, avrebbero utilizzato per mettere a segno altre rapine nella zona sud della città. I ragazzi sono stati accompagnati al centro di prima accoglienza sito in questo Viale Europa. Prosegue invece l’attività delle Forze dell’Ordine che battono le strade per frenare il dilagante fenomeno delle rapine ai danni di esercizi commerciali che, negli ultimi tempi, hanno colpito in maniera particolare le farmacie. 

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