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Truffavano anziani in tutta Italia: i nomi dei 3 messinesi arrestati a Pesaro

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polizia bellissimaLa Polizia di Stato di Pesaro Urbino ha arrestato 3 persone, una donna e due uomini, originari di Messina – Nicolò Burgio, 52 anni; Francesco Ferrante, 45 anni; Daniela Morabito, 37 anni – responsabili di truffe, consumate in maniera seriale su tutto il territorio nazionale, ai danni di persone anziane.
L’operazione, condotta dagli uomini della squadra mobile e denominata ‘Helvetià, è iniziata da una truffa effettuata ad ottobre 2013. In quella circostanza una donna, vestita in maniera elegante, aveva avvicinato in una via del centro storico una 78enne del posto e simulando un accento straniero, qualificandosi come cittadina svizzera, le chiedeva indicazioni circa l’ubicazione dello studio di un fantomatico dottor Martino di professione medico, al quale avrebbe dovuto consegnare la somma di 150mila euro, relativa ad un lascito testamentario. Il raggiro è stato poi completato con l’intervento di un complice che, fingendosi un passante, anch’egli ben vestito e con modi eleganti, asseriva di conoscere il medico in questione il quale, a suo dire, era però da poco deceduto. La sedicente straniera, manifestando l’intenzione di procedere comunque ad effettuare il lascito mediante un deposito presso un notaio, aveva convinto l’ignara vittima ad anticipare il contante, alcune migliaia di euro prelevati dal suo conto in banca, per coprire le spese dalla relativa pratica, invogliandola con la promessa di un compenso. Quindi, una volta ottenuto il denaro, con una scusa si era allontanata assieme al correo, portandosi via il denaro. Le indagini condotte in collaborazione con gli uomini delle squadre mobili di Messina e di Gorizia, hanno portato all’identificazione degli autori della truffa ed un terzo soggetto loro complice, che nell’episodio avvenuto a Pesaro aveva svolto la funzione di palo e di scoprire decine di truffe effettuate con le medesime modalità in diverse regioni. 

 

Le indagini condotte in collaborazione con gli uomini della polizia delle squadre mobili di Messina e di Gorizia, consentivano di identificare gli autori della truffa e un terzo soggetto loro complice, che nell’episodio avvenuto a Pesaro aveva svolto la funzione di palo e di ricondurre al sodalizio decine di truffe consumate con le medesime modalita’ in diverse regioni.

 

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