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Strage “Rifugio del falco”. Assolto Santi Anzà

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Assolto per non aver commesso il fatto Santi Anzà, il titolare dell’agriturismo “Il Rifugio del falco”, per la strage del 22 agosto 2007 in cui persero la vita sei persone.

La sentenza del Tribunale di Patti è giunta dopo 50 minuti di camera di consiglio. Per Anzà, è intervenuta la prescrizione per il reato di violazione della legge 626, la legge che regolamenta la sicurezza sui posti di lavoro.

Nel primo procedimento sui fatti del 2007, fu condannato a 5 anni e 6 mesi per incendio colposo il pastore di Montalbano Mariano La Mancusa, mentre vennero assolti i dipendenti della forestale Antonino Carro, Giuseppe Giordano e Gaetano Galletta.

La posizione di Anzà, in quell’occasione, fu stralciata, e disposta una nuova perizia sull’incendio. L’esperto a cui fu affidata l’ulteriore perizia, Giovanni Bovio, nella sua relazione, evidenziò che l’incendio devastante del 22 agosto 2007 fu “anomalo, eccezionale ed imprevedibile”.

L’agriturismo di Patti andò in fiamme e morirono sei persone, che nel locale stavano festeggiando un compleanno. Le vittime furono: il festeggiato, il sindacalista della Cgil, Matteo Cucinotta, il fratello, Costantino, la moglie Lucia Natoli, direttrice dell’Ufficio Servizi Sociali del Tribunale dei Minori di Messina, Tina Scaffidi e Giuseppe Buonpensiero, impiegati della struttura recettiva, e Barberina Maffolini. Tutti rimasero intrappolati tra le fiamme.

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