foto della polizia e dell'auto usata da una coppia che simulava falsi incidenti

Simulavano falsi incidenti e chiedevano risarcimenti in contanti: denunciate due persone

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Un rumore a simulare un presunta collusione, uno specchietto rotto ed una richiesta di risarcimento da pagare subito e rigorosamente in contanti. Era questa la tecnica utilizzata da due truffatori che simulavano falsi incidenti a Messina.

Stamattina, però, i due responsabili non sono riusciti a mettere a segno l’ennesimo colpo, grazie all’intervento delle Volanti della Polizia ed alla prontezza della vittima. Il malcapitato stava viaggiando a bordo della sua auto quando, superata una macchina di colore scuro parcheggiata in seconda fila, con a bordo un uomo ed una donna, sente un leggero rumore. Al semaforo il conducente lo invita a fermarsi sostenendo di essere stato tamponato e di avere riportato danni allo specchietto sinistro.

La coppia chiede subito un risarcimento in contanti di € 100,00 che si riducono a € 50,00 per le rimostranze della vittima. Il malcapitato li invita a seguirlo per poter prelevare la somma richiesta ma, una volta in macchina, chiama la Polizia.

Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che, dopo aver verificato l’assenza di segni riconducibili ad un possibile urto tra i mezzi, conducono l’uomo e la donna presso gli uffici di Polizia, dove vengono denunciati.

Ad entrambi è stato inoltre notificato il foglio di via obbligatorio con divieto di reingresso nel comune di Messina per la durata di un anno, accompagnato dall’obbligo di presentarsi al Commissariato di Noto, città di loro provenienza, entro 48 ore.

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  1. A sti connutazzi !!! Autru chi Gela o friscu vero annu astare!

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