deposito abusivo rifiuti speciali e pericolosi capo d'orlando

Scovata discarica di rifiuti pericolosi: nel mirino delle Fiamme Gialle un’impresa nel messinese

Pubblicato il alle

2' min di lettura

La Guardia di Finanza di Capo d’Orlando ha posto sotto sequestro una discarica abusiva di rifiuti speciali e pericolosi messo su da un’impresa attiva nella provincia di Messina e operante nel settore dello smaltimento di materiale ferroso.

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina e del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo hanno posto sotto sequestro un deposito di rifiuti speciali e pericolosi che deteneva prodotti da riciclo senza alcuna precauzione e in totale violazione della normativa ambientale.

L’attività operativa, eseguita dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Capo d’Orlando e della Sezione Aerea di Palermo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Patti, è scaturita dal quotidiano controllo economico del territorio, anche effettuato a mezzo di velivoli del Corpo, straordinaria risorsa per un’efficace supervisione aerea del territorio di competenza.

Nel dettaglio, proprio tale puntuale mappatura aerea permetteva il censimento dell’area, sita nel Comune di Capo d’Orlando, risultata abusivamente utilizzata quale luogo di stoccaggio di rifiuti speciali, in violazione alle disposizioni vigenti.

All’esito dell’attività esperita, quindi, i finanzieri, unitamente a personale dell’ARPA di Palermo e dell’ASP di Messina, accertavano le penali responsabilità di un’impresa orlandina operante nel settore dello smaltimento di materiale ferroso, la quale, al fine di risparmiare le spese di gestione e smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettroniche ed elettriche, ha sfruttato i terreni nella propria disponibilità, per detenere in maniera irregolare tali tipologie di rifiuti, rischiando di causare ingenti danni ambientali, attesa anche la vicinanza del deposito ad un torrente d’acqua.

Più in particolare, i rilievi effettuati dall’ARPA e dall’ASP hanno evidenziato perdite di liquami e fuoriuscite di vapori dalle masse di rifiuti pericolosi, nonché il mancato rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di settore, circostanze per cui i finanzieri hanno sottoposto a sequestro l’intera area, di circa 3.500 mq.

L’operazione testimonia la forte sinergia tra la componente territoriale e quella aeronavale della Guardia di Finanza e l’impegno profuso dal Corpo a tutela dell’ambiente, restituendo alla collettività anche un importante spazio di legalità.

Fonte: Guardia di Finanza – Comando provinciale di Messina

(591)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.