“Quel magistrato deve morire”: detenuto progettava attentato contro Pm di Barcellona

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A soli 31 anni è magistrato inquirente in una delle zone più calde in materia di criminalità organizzata: Barcellona Pozzo di Gotto. A soli 31 anni per qualcuno meritava di morire, e quel qualcuno ha solo 22 anni.

Lo scrive la “Gazzetta del Sud”: “nel carcere di Messina un detenuto di Milazzo, Salvatore Veneziano, 22 anni, progettava un
attentato contro il sostituto procuratore di Barcellona, Federica Paiola, torinese d’origine, titolare di delicate inchieste giudiziarie”. Veneziano, pescatore, era finito dietro le sbarre nel dicembre 2015, a seguito dell’incendio avvenuto ai danni di una pizzeria di Barcellona, di proprietà della famiglia dell’ex compagna dell’arrestato, una 19enne di Barcellona vittima degli atti persecutori dell’arrestato.

Dagli accertamenti dei Carabinieri era inoltre emerso che Veneziano era coinvolto nel racket delle estorsioni a Milazzo e dintorni, e presumibilmente avrebbe svolto un ruolo importante in diversi incendi di autovetture verificatisi anche nell’ultimo anno.

In tutti i casi in cui il giovane bruciava le auto. sostennero gli investigatori – se ne vantava con la sua donna, riferendo di incassare dai 100 ai 150 euro per ogni incendio. Riferiva inoltre che quegli incendi erano rivolti a persone “che non volevano pagare” e che in altri casi egli stesso aveva proceduto a “preparare” e poi a “depositare” delle bottigliette contenente liquido infiammabile”.

Nel maggio 2016, Veneziano fu raggiunto in carcere da un’ulteriore ordinanza di misura cautelare, per ertorsione aggravata ai danni di imprenditori impegnati nei lavori di rifacimento del lungomare di Milazzo.
Magistrato titolare d’inchiesta, in entrambe le due misure cautelari emesse a suo carico, era stata Federica Paiola.

Da qui, probabilmente, nel giovanissimo detenuto è maturata la decisione di programmare un attentato nei suoi confronti. Gazzetta del sud scrive:”
L’attentato avrebbe dovuto essere compiuto lungo il tragitto tra Milazzo e Barcellona che quotidianamente compie in auto, da sola e senza scorta, la magistrata trentunenne. Veneziano, intercettato durante l’ora d’aria, ha chiesto aiuto ad altri due detenuti con cui aveva stretto amicizia: un calabrese e un palermitano”.

 

(nella foto Salvatore Veneziano)

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