Processo rampa Boccetta: chiesto un totale di 21 anni di carcere per i 5 imputati

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In Tribunale si torna a discutere  della rampa dello svincolo di Boccetta.  Nel processo  che vede imputate cinque persone,  tra costruttori, tecnici e un funzionario della Provincia, l’accusa, ieri, rappresentata dal pm Diego Capece Minutolo ha chiesto 5 condanne.

Cinque anni sono stati chiesti per l’ingegnere Benedetto Sidoti  Pinto, funzionario della Provincia; stessa richiesta per gli ingegneri Giuseppe Termini e Antonio Teramo; tre anni di reclusione, invece,  chiesti per Vincenzo Vinciullo e Antonino Mangraviti, costruttori e titolari dell’”Archimede Srl”.

La Archimede è  la società che si occupò della realizzazione di un complesso abitativo posto a pochi metri dalla rampa dell’autostrada svincolo Boccetta.   Per consentire ai mezzi pesanti di raggiungere il cantiere era stato creato un passo carrabile.

Quell’apertura- secondo quanto stabilito nel 2008 da un consulente della Procura –  avrebbe danneggiato uno dei piloni della rampa d’accesso dello svincolo di boccetta, determinando-sempre a detta del perito- il rischio di crollo in caso di sisma. La struttura, allo scattare dell’inchiesta  fu sequestrata.

Era stato il Cas a denunciare i fatti alla Magistratura. Lo stesso Consorzio si è costituito parte civile nel processo. Le accuse per i 5 imputati sono, a vario titolo: abuso di ufficio in concorso, falso ideologico, attentato alla sicurezza dei trasporti e mancato avviso al Genio civile.

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