Ospedale Piemonte

Ospedale Piemonte. Vullo a rapporto dal Prefetto

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Si aggiunge un altro capitolo alla “questione Piemonte”. E lo aggiunge la Prefettura di Messina.

Insieme alle tante emergenze che il prefetto, Stefano Trotta, si è trovato ad affrontare negli ultimi giorni, si è dovuto prendere carico anche del Pronto soccorso del nosocomio di viale Europa.

Dopo aver appreso, dalla stampa locale, la notizia del “mancato ripristino della funzionalità del pronto soccorso dell’ospedale Piemonte”, il Prefetto ha, infatti, convocato, nei giorni scorsi, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo, Michele Vullo.

“La Regione Sicilia – si legge nella nota della Prefettura -, ha previsto la realizzazione di un polo riabilitativo di eccellenza dall’unificazione dell’ospedale Piemonte con l’Irccs Neurolesi, circostanza che ha creato forti malumori fra i lavoratori del presidio di Viale Europa e preoccupazioni in particolare per la paventata soppressione del Pronto soccorso. Lo stesso Governo regionale – continua -, così come confermato nel corso di una riunione tenutasi nei mesi scorsi presso questa Prefettura dall’assessore alla Salute Gucciardi, aveva assicurato che si sarebbero verificate le possibili soluzioni per scongiurare la soppressione del pronto soccorso del Piemonte, nell’ambito della riorganizzazione complessiva dei presidi ospedalieri coinvolti dalla realizzazione del polo d’eccellenza di cui sopra”.

La Prefettura precisa, con dovizia di date, la sequenza degli eventi : “Con l’emanazione della legge regionale n. 24 del 9 ottobre 2015 si è provveduto a dare incarico al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo – Piemonte di assicurare la piena funzionalità del Pronto Soccorso dell’Ospedale Piemonte. Con delibera n. 696 del 20 ottobre scorso, veniva, conseguentemente, revocata la delibera n. 602 del 16 settembre 2015, con cui il direttore generale Vullo aveva previsto, in applicazione della legge Balduzzi e del Decreto Assessoriale 1380 del 5.8.15, l’accorpamento strutturale con trasferimento delle unità operative duplicate dal Piemonte al Papardo”.

Anche se il Tar ha accolto il ricorso del dg Vullo, fissando l’udienza per il 18 novembre, resta valida al momento la legge 24 che, come è noto, prevede, tra le altre cose, che “nelle more del decreto di attuazione, il direttore generale assicuri la migliore funzionalità del Pronto soccorso e dei servizi e dei reparti collegati”.

Quindi il Pronto soccorso dovrà funzionare, anche se attraverso specifico finanziamento aggiuntivo da parte della Regione, e grazie al conferimento di incarichi temporanei a medici ed infermieri per garantire gli standards minimi di personale in entrambi i Pronto soccorso, al Papardo e al Piemonte.

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