Operazione Totem, 22 rinvii a giudizio. A processo anche l’ex vicepresidente ACR Messina, Gugliotta

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Compariranno davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale, su rinvio a giudizio disposto dal Gup Daniela Urbani, i 22 imputati del processo scaturito dalla operazione “Totem”, ritenuti responsabili – a vario titolo – di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali, reati aggravati dalle modalità mafiose.

L’indagine ha smantellato il clan di Giostra attivo nell’industria del divertimento e delle scommesse on line, ma anche nell’organizzazione di corse clandestine di cavalli.

Sono stati rinviati a giudizio al 20 settembre 2017: Pietro Gugliotta ( ex vicepresidente dell’Acr Messina), Luigi Tibia, Paolo Aloisio, Massimo Bruno, Maddalena Cuscinà, Luciano De Leo, Santi De Leo, Francesco Forestiere, Teodoro Lisitano, Paolo Mercurio, Vincenzo Misa, Giuseppe Molonia, Eduardo Morgante, Antonio Musolino, Natale Rigano, Giacomo Russo, Carmelo Salvo, Giuseppe Schepis, Calogero Smiraglia, Natale Squadrito, Natale Rigano, ( omonimo di un altro imputato) e Pietro Squadrito.

Stralciate le posizioni di Antonino D’Arrigo e Roberto Lecca, che hanno ottenuto l’abbreviato condizionato alla trascrizione di alcune intercettazioni. Compariranno davanti al Gup il prossimo giugno.

L’operazione Totem, scattata nel giugno 2016, aveva portato alla luce una pericolosa e strutturata organizzazione criminale, radicata a Giostra ma con forti cointeressenze con altri gruppi criminali della città. Per l’accusa, ne era capo Luigi Tibia, nipote del boss detenuto Luigi Galli.

Tibia, a detta degli inquirenti, in passato aveva manifestato l’intenzione di acquisire la gestione del lido-piscina della struttura turistico – balneare “Giardino delle Palme” di Mortelle, per la stagione estiva 2014, posta in liquidazione coatta. Avrebbe anche ottenuto – sempre per l’accusa – l’appoggio del concorrente esterno Pietro Gugliotta, commissario liquidatore della società cooperativa di navigazione ‘Garibaldi’, già in liquidazione coatta amministrativa, proprietaria di due lidi balneari della struttura alberghiera Grand Hotel Lido – Giardino delle Palme.  Tibia avrebbe fatto in modo di ottenerla in affidamento estromettendo altri imprenditori aspiranti nelle procedure di affidamento, turbando lo svolgimento della gara. Ottenuta la concessione, fu gestita tramite la società TIDE srl, per la stagione estiva.

Patrizia Vita

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