Morì a 7 mesi: chiesto totale pene di 12 anni per 7 medici di Piemonte e Policlinico

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Per sei medici del reparto di Neonatologia dell’ospedale Piemonte e uno di Chirurgia Pediatrica del Policlinico sono arrivate le richieste di condanna, avanzate dal Pm Anna Maria Arena. Per un altro medico del policlinico c’è la richiesta di assoluzione.

Si tratta dei medici che furono indagati per omicidio colposo ( uno anche per falso in atto pubblico) a seguito della morte, avvenuta il 23 agosto 2010, del piccolo Riccardo Alberto Caramella, il bimbo di sette mesi deceduto, secondo quanto stabilito dall’esame autoptico, a seguito di una ritardata diagnosi di invaginazione intestinale da parte dei sanitari del Piemonte. Trasferito d’urgenza al Policlinico per essere sottoposto a intervento chirurgico, il piccolo Riccardo fu invece sottoposto a un clisma opaco che, per l’accusa, gli avrebbe provocato la perforazione dell’intestino. Tornato al reparto di terapia intensiva, morì poche ore dopo.

La denuncia dei genitori determinò l’apertura dell’inchiesta e l’iscrizione sul registro degli indagati dei medici che seguirono il decorso clinico del bambino al Piemonte ed al Policlinico.

Davanti al giudice monocratico Massimiliano Micali sono comparsi ieri: Rosaria Pino, Francesco La Rosa, Marje Dolores Merenda, Giovanna La Fauci, Daniela Prudente e Angelo D’Anieri, medici del reparto di Neonatologia e pediatria del Piemonte; Gianfranco Scalfari, medico dell’unità operativa complessa della chirurgia pediatrica del Policlinico, e Salvatore Lamberto medico del reparto di Radiodiagnostica del Policlinico.

Per i primi sei medici, accusati di omicidio colposo, il Pm ha chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione; per Scalfari, accusato anche di Falso in atto pubblico, il Pubblico Ministero ha chiesto in aggiunta la pena di 3 anni. Andrebbe invece assolto, per la pubblica accusa, il radiologo Lamberto ( per insufficienza di prove).

Nel corso della lunghissima istruttoria del processo sono stati sentiti 9 consulenti di parti, ne sono venute fuori perizie discordanti, per questo il giudice Micali ha disposto la nomina di due consulenti romani,  al fine di avere un quadro completo della vicenda giudiziaria che al centro ha la morte di un bimbo di 7 mesi, avvenuta, sin qui, per presunta malasanità.

Ieri, dopo le richieste del Pm, ha discusso l’avvocato Carmelo Raspaolo in rappresentanza della famiglia Caramella; per la difesa, gli avvocati: Antonello Scordo, Antonio Giuffrida, Patrizia Picone, Giovanni Randazzo, Giovanni Previti e Mario Lojacono.

Il processo è stato rinviato al 3 marzo prossimo, per le ultime discussioni degli avvocati Walter Militi e Carmelo Scillìa. Poi la sentenza.

Patrizia Vita

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