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Messina. Rapina con inseguimento a Tremestieri: beccato il complice

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È stato individuato e arrestato, grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, il complice della rapina compiuta ai danni di un negozio di Tremestieri lo scorso 29 luglio. I presunti responsabili sarebbero due fratelli di Messina.

È stato trasferito presso la locale casa circondariale il secondo responsabile della rapina perpetrata lo scorso 29 luglio ai danni di un negozio in zona Tremestieri. Trattasi di Francesco Cavallaro, messinese, 37 anni, fratello del Piersanti già arrestato dai poliziotti delle Volanti a poche ore dai fatti.

I due si erano introdotti all’interno dell’esercizio commerciale e, certi di passare inosservati, avevano rubato un’autoradio del valore di circa 200 euro, asportandone la placca antifurto. Quando una seconda placca aveva fatto scattare l’allarme, i fratelli si erano dati alla fuga a bordo di un’auto, tamponando altri mezzi e tentando di investire uno dei dipendenti del negozio mentre cercava di bloccarli. Lo stesso ha riportato una contusione alla mano giudicata guaribile in sette giorni.

Le immediate ricerche effettuate dai poliziotti delle Volanti avevano permesso di rintracciare e arrestare uno dei due fratelli; le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, avevano poi evidenziato le responsabilità dell’odierno arrestato, resosi irreperibile.

Fondamentale per l’individuazione dei fratelli, la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza che li immortalavano con l’auto, a loro intestata e poi abbandonata, all’interno della quale gli agenti avevano rinvenuto coltelli e arnesi da scasso nonché il cappello indossato dal fratello resosi irreperibile.

Per i poliziotti, quindi, sono iniziate le incessanti ricerche, protrattesi per giorni ed estese ad ogni luogo in cui il fuggitivo potesse essersi nascosto, fin quando ieri mattina, intorno alle 8.30, sono riusciti a rintracciarlo e a dare esecuzione all’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina. Dovrà rispondere dei reati di rapina impropria aggravata e lesioni personali.

Fonte: Questura di Messina

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