Maltempo. Dopo la pioggia si contano i danni

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Passata l’attesa fase di maltempo che ieri ha portato la Protezione Civile a proclamare l’allerta meteo, codice rosso, oggi si contano i danni.

La riviera ionica è divisa in due per l’ennesima frana sulla ss 114 a Capo Alì. La viabilità è stata interrotta da entrambi i sensi di marcia da ieri pomeriggio. Impossibile il transito visto che la strada è invasa da pietre e terriccio.

Ieri la linea ferroviaria Messina-Catania è rimasta bloccata per qualche ora per l’allagamento della stazione di Letojanni.

Sono ingenti i danni nella zona ionica della provincia di Messina, in particolare tra Giardini Naxos, Taormina e Castelmola. La funivia di Taormina è bloccata perchè allagata, la galleria Monte Tauro, che collega i parcheggi Lumbi e Porta Catania, è chiusa.

Problemi anche alla biblioteca comunale che è ospitata nella Chiesa di Sant’Agostino: infiltrazioni d’acqua nell’edificio avrebbero causato danni.

I danni più ingenti riguardano però Giardini Naxos.

Come mostrato ieri su Normanno, in un video, la furia dell’acqua, lungo la via Umberto I, ha trascinato numerose vetture, scaraventandole una sull’altra.

Seri i danni per i commercianti della zona di Giardini. Tanti i negozi allagati, tanta la merce resa inservibile da acqua e fango.

Pochi e conosciuti i danni registrati invece a Messina, in centro città.

Il tram, come sempre, si è fermato. La sede dei binari, come noto, non è strutturata in maniera tale da reggere un acquazzone, le rotaie erano sotto parecchi centimetri di acqua e il servizio è stato sospeso per buona parte del pomeriggio.

Allagamenti nel lungolago di Ganzirri, con pozzanghere che hanno creato non pochi problemi alla circolazione. Lunghe le file di automobili che cercavano di procedere in un tratto di strada in cui l’acqua arrivava agli sportelli degli automezzi.

Allagamenti ed invasioni di terriccio anche sui quei torrenti Trapani e Papardo, e nei sottopassi di Zafferia e Contesse Unnra.

Molti anche i tombini saltati. Il tutto prevedibile visto che i torrenti non sono stati ripuliti e i tombini neanche.

Il maltempo ha posto anche fine all’agonia di un paio di alberi: uno a nord e uno a sud.

Il primo è crollato sulla ss 113, all’altezza di Rodia, in un momento in cui non passava nessuno, per fortuna, il secondo a Minissale, nella piazza Stella Maris, sopra un’automobile parcheggiata, causando solo danni al mezzo, ma non alle persone.

Anche la tv nazionale ha ampiamente trattato l’alluvione di Giardini.

“Mattino 5”, con tanto di politici e commentatori in studio, ha dato ampio spazio all’inviato a Giardini Naxos, considerando però  la cittadina come facente parte della provincia di Catania. L’inviato di Mattino 5, “in collegamento dal catanese”, ha quindi intervistato parecchi commercianti di Giardini che denunciavano i danni subiti.

L’augurio è che se “improbabili” aiuti giungeranno per i danni dall’alluvione, giungano a Messina e non a Catania.

 

 

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