Liquami in spiaggia. Disposto il sequestro per il depuratore di San Saba

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La Capitaneria di Porto-Autorità Marittima dello Stretto ha sequestrato il depuratore comunale di San Saba gestito, come gli altri impianti della città, dall’Amam (Azienda Meridionale Acque Messina).

Sono state le numerose denunce dei cittadini e dei rappresentanti della Sesta circoscrizione di Messina a spingere l’importante operazione. Il  Gip Maria Militello, su richiesta del Pubblico Ministero, Alessia Giorgianni, ha firmato l’ordinanza di convalida del sequestro. I responsabili della struttura sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Il personale della guardia costiera ha riscontrato il malfunzionamento dell’impianto causato, pare, dalla parziale rottura di uno dei sedimentatori. Sono state rintracciate anche altre irregolarità nella gestione dei rifiuti e nella tenuta della documentazione prevista dal Codice Ambientale, quella che attesta il corretto smaltimento dei fanghi di depurazione, rendendo impossibile risalire in alcuni periodi alla produzione ed al relativo smaltimento.

Tante le denunce del consigliere circoscrizionale Mario Biancuzzo che aveva evidenziato la presenza di “fango” in spiaggia e in mare, proveniente sempre dal torrente Mella. Il personale del depuratore lo aveva rassicurato, non c’era nessuna perdita a loro dire.

I fatti dimostrebbero l’insufficienza di una struttura che, nel periodo estivo, deve servire una popolazione che è dieci volte quella invernale.

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