Incidente Porto Messina. Sequestrata la nave. Renzi: “Dolore insopportabile”. Le reazioni politiche

Pubblicato il alle

4' min di lettura

A margine della tragedia sul lavoro verificatasi questo pomeriggio al porto di Messina, la frammentarietà delle comunicazioni, a volte errate, diramate alla Stampa, ha reso imprecisa l’informazione. Non sarebbero 4 ma 3 le vittime dell’incidente a bordo della nave Sansovino: il quarto marittimo dato per deceduto, in realtà è sì gravissimo, ma per lui ci sarebbero ancora speranze di salvezza. Le 3 vittime sono : Gaetano D’Ambra, secondo ufficiale di Coperta, di Lipari; Christian Micalizzi, messinese, primo ufficiale; Santo Parisi, operaio di Terrasini.

Intanto si apprende anche che il numero delle persone intossicate non è di cinque ma di 9 marittimi, soccorsi e trasportati al Policlinico e in altri ospedali cittadini. Dunque il bilancio ufficiale, sin qui, è di 3 morti e sei intossicati. Intanto la nave è stata sequestrata, per gli accertamenti del caso.

Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco i marittimi erano impegnati in lavori di manutenzione e pulitura all’interno del locale sentina quando sono stati investiti dai gas tossici che hanno stordito i lavoratori, provocando la morte di tre di loro, uno, a quanto pare, nell’immediatezza dei fatti, gli altri due negli ospedali messinesi dove erano stati trasferiti d’urgenza. Fatale sarebbero state le esalazioni di idrogeno solforato scaturite da una cassa nafta. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e il personale del 118 che ha prestato le prime cure.

Le vittime erano note: “Li conoscevamo tutti ed erano grandi e seri lavoratori”, dice Agostino Falanga, commissario della UilTrasporti Sicilia, “hanno perso la vita tre validi operai, iscritti a questo sindacato. Li conoscevamo tutti ed erano grandi e seri lavoratori. E’ un lavoro crudo e crudele e si investe poco sulla sicurezza, lo denunciamo da sempre. Adesso aspettiamo risposte e speriamo che gli altri lavoratori, rimasti feriti, si riprendano il prima possibile”.

“Un dolore insopportabile, una ferita nel cuore dell’Italia che lavora”. E’ il commento del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha così espresso il cordoglio suo personale e del governo alle famiglie degli operai morti oggi sulla nave Sansovino.”

“Una tragedia che ci lascia sgomenti e senza parole. In questo momento il nostro pensiero va alle famiglie dei lavoratori che hanno perso la vita. Auspichiamo che le diverse inchieste aperte facciano luce sulle cause del grave incidente e che i feriti possano, al piu’ presto, essere dimessi dall’ospedale”. Lo dice il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, messinese”.

 

“Quello che non dovrebbe più accadere è accaduto ancora una volta, stavolta a Messina, che paga con 3 vite il proprio tributo alla mancata sicurezza sul lavoro. E’ inconcepibile che ancora oggi accadono disgrazie come quella avvenuta questo pomeriggio sulla nave Sansovino, ormeggiata nel porto di Messina, in cui 3 marittimi sono morti, altri sono in pericolo di vita. La magistratura faccia luce sulle responsabilità e dia risposte alle famiglie delle vittime”. Lo dichiara Giambattista Coltraro, capogruppo all’Ars di Sicilia democratica.

“A nome di Sicilia Futura esprimo profondo dolore e vicinanza alle famiglie degli operai morti sul lavoro e durante l’appuntamento pomeridiano all’Hotel Royal, già programmato domani con iscritti e simpatizzanti, renderemo omaggio alle vittime prima della manifestazione e durante la stessa, utilizzando questo spazio di partecipazione per consentire anche una profonda e sincera riflessione sulle tante vittime degli incidenti sul lavoro. Riteniamo che in questo momento di profondo dolore e commozione il miglior modo per la politica di rendere omaggio ai lavoratori deceduti sia proprio quello di testimoniare e richiedere con coraggio l’innalzamento dei livelli di sicurezza, perché non è possibile nel 2016 accettare simili disgrazie” . E’ il commento di Giuseppe Picciolo, deputato regionale di Sicilia Futura.

(1244)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.