L’inchiesta sulla Formazione continua a “mietere vittime”, spuntano i nomi di altri due indagati: il commercialista e presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune, Dario Zaccone, e Massimiliano Lamacchia, fratello di Salvatore Lamacchia, ex capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla Formazione, già agli arresti domiciliari dallo scorso marzo.
Lo scrive la Gazzetta del Sud, articolo a firma di Nuccio Anselmo: “un’indagine in continua evoluzione – scrive il giornalista – ancora ben lontana dalla conclusione”.
Intanto il gip Giovanni De Marco ha deciso in merito alla
utilizzabilita’ di alcune intercettazioni telefoniche relative all’ex deputato del Pd Francantonio Genovese. Nell’udienza dello scorso 23 maggio, il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita aveva proposto la trasmissione alla Camera dei deputati della richiesta di autorizzazione all’uso di alcune conversazioni intercettate nel corso delle indagini. L’avvocato Nino Favazzo, che difende Genovese, sosteneva invece che quelle intercettazioni non potessero entrare a far parte del fascicolo perchè prive di rilevanza, e aveva chiesto che fossero distrutte.
Il gip si è pronunciato sulla cosiddetta “non manifesta irrilevanza”, affermando che “le intercettazioni in cui Genovese parla in prima persona al telefono su chiamate di altri indagati devono fare parte dell’inchiesta a suo carico”. La “palla” adesso passa, come lo scorso 19 marzo per la richiesta di arresto, alla Camera, che dovrà ancora pronunciarsi sulla questione.
E nel frattempo la Procura mette ancora carne al fuoco disponendo nuovi sequestri di atti e con l’iscrizione sul registro degli indagati di altre due persone.
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