Il Papa si dimette. Lascerà l’incarico il 28 febbraio. Ecco i casi storici di rinuncia

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Il 28 febbraio il Papa lascerà il pontificato. Questa la notizia shock che sta facendo il giro di tutti i social network e giornali (persino Wikipedia è già stato aggiornato). È stato lo stesso Benedetto XVI ad annunciarlo, in latino,  durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. «Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo — ha detto il Papa —, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato» . Troppo grande il peso dell’incarico per cui era stato eletto dal conclave  il 19 aprile del 2005. Sembrerebbe che Joseph Ratzinger meditasse da mesi la rinuncia. Non si conoscono ancora i dettagli che hanno portato il Papa a prendere questa decisione. Intanto, il Vaticano ha confermato la notizia.

 

Tra i casi storici di rinuncia ricordiamo:

 

Clemente I (92 d.C.), detto San Clemente, arrestato ed esiliato per ordine di Nerva, abdicò dal Sommo Pontificato indicando come suo successore Evaristo.

 

Ponziano (230 d.C.), esiliato in Sardegna. Al suo posto venne eletto Antero. 

 

Silverio (536 d. C.), abdicò in favore di Vigilio.

 

Benadetto IX (1032 d. C.), deposto in favore di Silvestro III, riassunse la carica per poi rivenderla a Gregorio Vi, che , accusato di simonia, ( nel Medioevo era la compravendita di cariche ecclesiastiche) rinunciò.

 

Celestino V (1294 d.C.) detto anche “il Papa del gran rifiuto”, il più celebre tra quelli che rinunciarono, che portò all’elezione di Bonifacio VIII.

 

Gregorio XII (1415 d. C.), eletto all’epoca dello Scisma d’Occidente a Roma, che per atto di sottomissione ai decreti dei padri conciliari, durante il Concilio di Costanza, fu costretto ad abdicare.

 

L’ultimo Papa a rinunciare è, appunto, Benedetto XVI, che ha annunciato oggi le proprie dimissioni.

 

 

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