Fallimento Fc Messina: Il Pm chiede condanna a 5 anni per i fratelli Franza

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Sul fallimento dell’FC Messina, le cui vicende societarie, nel 2008, finirono nel mirino della magistratura, si è celebrato oggi il processo davanti ai giudici della prima sezione penale. Il Pm Fabrizio Monaco ha chiesto le seguenti condanne per gli imputati: 5 anni per i fratelli Pietro e Vincenzo Franza, rispettivamente presidente e vicepresidente della società calcistica; 3 anni e 6 mesi per Francesco Cambria, presidente del cda della “Co.fi.mer. spa” e componente del cda dell’FC Messina;3 anni per Domenico Santamaura, presidente del collegio sindacale della società; 3 anni per Carmelo Cutrì e Stefano Galletti, componenti del collegio sindacale della società.

Secondo l’accusa, Pietro e Vincenzo Franza, in concorso tra loro, avrebbero esposto nel bilancio chiuso nel 2005 fatti non rispondenti a verità, iscrivendo alla voce reddito un contributo in denaro versato dalla Lega Calcio per l’importo di 5 milioni di euro. Questo – a detta dell’accusa – al fine di celare perdite nel bilancio per una somma di quasi 2 milioni e mezzo di euro.

Santamaura, Cutrì e Galletti, per l’accusa avrebbero omesso il controllo di tutte le attività societarie (omissione del potere di vigilanza e dei poteri ispettivi come componenti del collegio sindacale dell’FC Messina), consentendo, in concorso con i fratelli Franza, “distrazione di consistenti risorse economiche della società”.

A Vincenzo Franza e Francesco Cambria, venne inoltre contestata la violazione della “par condicio creditorum”, vale a dire casi di compensazioni creditizie tra l’FC Messina e la “Co.fi.mer spa” per oltre il milione di euro.

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