Diplomi regalati nel messinese: prescritto reato per 26 imputati tra docenti, studenti, personale scolastico ed esterni

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Prescrizione del reato per tutti i 26 imputati coinvolti nell’inchiesta della procura di Patti che nel 2005 sconvolse il mondo della scuola, quella parificata.Furono indagati insegnanti, studenti, segretari scolastici, per aver messo in piedi un lucroso business, quello dei ‘diplomi facili’.
Secondo le indagini effettuate al tempo dagli uomini del commissariato di Capo d’Orlando, chi voleva conseguire un titolo di studio senza alcuna frequentazione scolastica, bastava si iscrivesse in una scuola paritaria, quella di Caprileone o altre vicine, le cui porte varcava solo il giorno degli esami di maturità. Con la complicità di docenti e personale di segreteria, ma anche di ‘esterni’ che fungevano da tramite, dietro pagamento otteneva il diploma. Una pacchia per molti, tanto che la notizia degli esami facili fece il giro d’Italia, e così dalle scuole paritarie di piccoli comuni del messinese ‘uscirono’ diplomati studenti calabresi, pugliesi, lombardi, piemontesi e persino altoatesini.

Il reale guadagno dell’illecita attività finiva in tasca ai gestori degli istituti, al personale scolastico ed ai complici esterni; per gli insegnanti, in genere, il ‘ritorno’ era di natura carrieristica: acquisivano punteggio, senza percepire stipendio visto che erano docenti di classi fantasma. Per loro, 12 punti per 12 mesi di lezioni mai effettuate, così scalavano senza fatica le graduatorie scolastiche utili ad ottenere un posto di insegnamento pubblico .

Nel 2015, per i 26 imputati si aprì il processo. Ieri, il tribunale di Patti ha dichiarato la prescrizione del reato per tutti.

 

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