Crac Sicilcassa: sette condanne per il Cda. 9 anni all’ex presidente dell’Ente Teatro, Pompeo Oliva

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sicilcassaPompeo Oliva, ex presidente dell’Ente Teatro di Messina,  è stato condannato a 9 anni per il crac della Sicilicassa, del quale è stato a lungo componente del CdA. Definito il disastro finanziario più grave d’Italia, dopo l’Ambrosoli,coinvolse, allo scattare dell’inchiesta,l’intero Consiglio d’Amministrazione. Ieri,i giudici della seconda sezione del tribunale di Palermo hanno deciso sette condanne e otto assoluzioni nell’ambito del processo scaturito dalla indagine che stabilì anomalie nella gestione del credito da parte della Sicilcassa. Al tempo si parlò di un «buco» di tremila miliardi di lire, frutto di erogazioni di prestiti a grossi imprenditori, tra gli anni ’80 e primi degli anni ’90.
I giudici hanno dichiarato colpevoli gli ex componenti del cda, considerati responsabili del tracollo per via dei troppi crediti illimitati concessi. Le pene sono di 60 anni complessivi, ma c’è anche l’obbligo del risarcimento del danno, da liquidare in sede civile, e il pagamento di una maxi provvisionale da 10 milioni.
Condannati a 9 anni gli ex membri del cda Francesco Mormino, Pompeo Oliva, Marcello Gianfranco Adriano Maria Orlando, Giuseppe Viola e Gianni Lapis. Sei anni a Antonio Mosto, ex direttore della sede catanese della Cassa di risparmio. La pena è stata condonata per tre anni a tutti gli imputati, tranne che a Lapis, già destinatario di una condanna definitiva perchè ritenuto riciclatore del tesoro dell’ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino.

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