Corsi d’oro: via alle discussioni della Difesa. E Sauta chiede la parola

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Prosegue davanti ai giudici della prima sezione penale il processo “Corsi d’oro 2”, sulla formazione professionale. Si tratta del processo scaturito dall’inchiesta che, secondo l’accusa, avrebbe portato alla luce un collaudato e complesso sistema messo in piedi per drenare ingenti risorse regionali nel settore Formazione.

Dopo le richieste di condanne avanzate lo scorso 20 luglio nei confronti dei 18 imputati, oggi la parola è passata alla Difesa degli enti di Formazione coinvolti nel processo. A inizio udienza, uno degli imputati, Elio Sauta, a capo degli enti Lumen e Aram, ha chiesto al presidente Silvana Grasso di potere rilasciare spontanee dichiarazioni. Permesso accordato, ma solo a temine delle arringhe della difesa, che si protrarranno per parecchie udienze, visto il gran numero di imputati.

Oggi hanno discusso gli avvocati: Cucinotta, per Ancol; David e Mostaccio per Sicilia Service e Napi service; Amata per Cale service e Centroservizi.

Un po’ di tensione si è registrata in aula quando, al momento dell’intervento dell’avvocato Emilio Fragale ( codifensore per Cale service e Centroservizi), il legale ha chiesto al presidente di potere rinviare la propria discussione.

Una richiesta che il giudice non ha gradito, spiegando che oggi era la giornata dedicata alla difesa degli enti e che nella tabella di marcia vanno discusse 4 posizioni a udienza. la quarta doveva essere quella di Fragale. Al suo posto, infine, ha parlato l’avvocato Amata.

Al proposito, l’avvocato Bonni Candido, per semplificare l’azione della difesa, ha chiesto al presidente di stilare un calendario degli interventi.

Prossima udienza saranno discusse ancora le difese degli enti.

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