Assolti a Reggio C. 9 imputati della Operazione Gramigna, troncone relativo allo spaccio di droga a Messina

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Un troncone del processo scaturito dalla operazione Gramigna, che nel 2012 colpi un’organizzazione messinese attiva nello spaccio di droga, si è concluso ieri al Tribunale di Reggio Calabria, cui la Cassazione aveva rimandato il giudizio. La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto, “perchè il fatto non sussiste”: Carlo Pimpo, Luigi Ascione, Giuseppe Coletta, Angela Di Marzo, Antonino La Paglia, Antonella Mazzara, Andrea Lucania, Tommaso Vadalà e Vincenzo Santangelo.

Prescrizione, inoltre, per altri reati che pendevano sul capo di Coletta, Santangelo, Pimpo, Lucania, Di Marzo, La Paglia, Mazzara e Vadalà. Erano accusati di associazione finalizzata alla detenzione ed alla cessione di sostanze stupefacenti e di singoli episodi di cessione e detenzione di droga.

Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Salvatore Stroscio, Salvatore Silvestro, Domenico Andrè e Giuseppe Donato, autori del ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello di Messina, che fu, appunto, annullata con rivio a quella di Reggio Calabria.

L’operazione Gramigna, oltre 5 anni fa, colpì il crimine organizzato messinese. Carabinieri e Polizia, coordinati dalla Dda (sostituto Angelo Cavallo) e dalla procura ordinaria (sostituto Fabrizio Monaco) stroncarono l’attività dei nuovi capiclan cittadini. Coloro che, con i vecchi boss in carcere, stavano prendendo in mano le redini della criminalità organizzata a Messina. Intercettazioni telefoniche ed ambientali portarono alla luce l’esistenza di varie consorterie mafiose ( Giostra, Camaro, S.Lucia sopra Contesse) che si spartivano, in città, il traffico di droga, l’estorsione, l’usura e le corse clandestine dei cavalli. Il blitz portò in carcere 45 persone.

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