Al Cimitero, tra i caduti, c’è chi cade da vivo

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“Anche questo è colpa di Ialacqua”, così sentenzia una donna dopo aver assistito alla rovinosa caduta di un visitatore al Gran Camposanto.

Poteva avere conseguenze ben più gravi, infatti, la caduta di un uomo su una delle scalinate del Cimitero monumentale di Messina. La scalinata è quella che dalla zona della “Piramide” conduce al muro “Beta”.

Come si può chiaramente vedere dalle foto, dell’acqua, che fa pensare a una perdita, si riversa copiosamente sui gradini che, già invasi di erbacce, fiori secchi caduti dai cestini, e sporcizia di varia natura, sono diventati viscidi e insidiosi. Quello che si è creato su ogni gradino è infatti una sorta di melma che rende pericolose le salite e le discese dei visitatori. Dire che si rischia la vita non è certo un’esagerazione viste le condizioni del percorso.

Purtroppo la situazione non è un’emergenza del momento. Sono parecchi i visitatori che dicono che questa copiosa perdita di acqua perdura da parecchie settimane. Anche un addetto, che si defila in fretta, ammette che la perdita d’acqua c’è da tanto tempo.

Alcuni lo sanno: una persona anziana ha chiesto a due amiche di accompagnarla perchè, racconta, ha già rischiato diverse volte di cadere proprio in quelle scale.

Altri, invece, non lo sanno: spaventati perché si scivola già dal primo gradino, cambiano idea e, pur allungando di parecchio il percorso, decidono di tentare una via più sicura.2015-09-19 11.32.34

Il resto del cimitero ha due facce.

I viali ombrosi e centrali sono puliti, qualche erbaccia fa timidamente capolino dal bordo dei viali, ma non disturba nessuno.

Le zone meno “esposte” del Gran Camposanto, quelle meno visibili, sono nel degrado più assoluto. Lo stesso degrado registrato dal deputato di Area Popolare, Vincenzo Garofalo, poche settimane fa, nei cimiteri extraurbani, precisamente in quello di Pace, il più grande della città, dopo il “Monumentale”.

Stanchi della spazzatura che ha invaso ogni angolo della città, stanchi di topi che girano indisturbati, blatte e, ultimi in ordine di arrivo, cinghiali, i messinesi sembrano non capire quali sono i provvedimenti che l’Assessore ha deciso di mettere in atto per risolvere tutto questo.

Accusare Ialacqua ormai è come sparare sulla Croce Rossa, troppo facile.

Ma è Ialacqua il titolare dell’Assessorato all’Ambiente e, quindi, anche ai Cimiteri.

Come dare torto alla signora?

 

Mimma Aliberti

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