Violenza sulle donne, l’arte come strumento di denuncia

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“X una cultura dell’amicizia”, tra arte e approfondimento, per riflettere sul tema della violenza sulle donne. Questa mattina nell’aula magna del liceo artistico “Ernesto Basile” convegno in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle donne.

L’iniziativa è stata promossa dal Club Soroptimist di Messina, dal Club Soroptimist di Spadafora Gallo Niceto e dal liceo artistico “Basile”, ed è stata voluta per promuovere e diffondere una cultura del rispetto dell’alterità e della differenza di genere, e per sostenere, nelle giovani generazioni, un percorso di educazione alla propria affettività, caratterizzato dal rispetto della dignità di ogni persona. L’indicazione dell’amicizia ha voluto rappresentare quindi una finalità a cui tendere nel contrastare la violenza sulle donne.

L’iniziativa, sposata dalla preside Giuseppina Prestipino, ha visto gli studenti del liceo artistico “Basile” protagonisti e non solo spettatori. L’evento infatti è stato introdotto da una intensa performance per far riflettere sul senso di isolamento e disperazione di chi è vittima di violenza e al contempo sulla forza e sulla determinazione necessarie per riprendersi la propria libertà.

Nell’aula magna allestita anche una mostra sui temi del convegno. Ad introdurre i lavori la presidente del Club Soroptimist di Messina, Giusi Furnari, la presidente del Soroptimist di Spadafora Gallo Niceto, Maria Luisa Pino, e la dirigente scolastica del Basile, Giuseppina Prestipino, che hanno sottolineato la necessità di un cambio culturale per affrontaste la questione della violenza sulle donne.

Ricordata inoltre la professoressa Maria Antonella Cocchiara, da poco scomparsa, che ha dedicato una vita intera alla difesa dei diritti e delle pari opportunità.  Poi spazio agli interventi della dottoressa Emanuela Rocca, maggiore dei Carabinieri della Caserma del Comando Provinciale di Messina che nell’illustrare l’impegno delle Forze dell’ordine, con una vera e propria task force specializzata nel riconoscere anche i piccoli reati sentinella, campanelli d’allarme di qualcosa che può diventare assai più grave, ha sottolineato come le donne comincino ad avere sempre maggiore fiducia nelle Forze dell’ordine.

La dottoressa Serena Repici, esperta di comunicazione, si è poi soffermata sull’importanza delle parole e del linguaggio per costruire una cultura non violenza sin dalla più tenera età ed ha ribadito l’importanza della rete per combattere la violenza sulle donne. Ha inoltre accennato al progetto nazionale Codice Rosa Bianca, una rete di tutela ed assistenza di cui si può avvalere il soggetto debole  vittima di violenza. Il Soroptimist, promuovendo l’incontro, ha voluto guardare alle giovani generazioni, costruire con loro un percorso di crescita, offrire un servizio civile per la città.

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