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Vigili concorsisti: «Ciao Palazzo Zanca». E in dono lo striscione al Sindaco che non ascolta

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striscione concorsistiDopo tre lunghe settimane di attesa, si è concluso il presidio a Palazzo Zanca di 32 vigili concorsisti che da questa esperienza carica di aspettative escono delusi.

«Regna una forte indifferenza ˗ scrivono n una nota ˗ che va a braccetto con il disarmante contrasto tra le informazioni che trapelano in versioni più che divergenti. Segnaliamo ad esempio, come in commissione ad opera del Segretario generale sia emerso che, per dar seguito al progetto di cui all’articolo 208 del Codice della strada, il mese indicato risultava essere aprile. Sempre nella medesima commissione poi, veniva prospettata l’eventualità di un ulteriore concorso. Al contempo però nei corridoi, quasi contemporaneamente, veniva puntualmente smentito tutto, paventando non più il citato mese di aprile per dare esecuzione al progetto ma bensì, i mesi di giugno o addirittura luglio. Veniva inoltre dichiarata l’impossibilità per il Comune di Messina, a causa di norme nazionali, di effettuare concorsi per almeno i prossimi 2 anni».

Un “caos informativo” ˗ come  i 32 lo hanno definito ˗ che più che fare chiarezza sulla loro posizione ha creato tanta confusione, tato che ˗ proseguono ˗ sulla questione dei concorsi  «in sede di concertazione sindacale, solo pochi giorni dopo, tornano ad essere “fattibili.

«Di certo ˗ evidenziano ˗, abbiamo appurato che la “confusione” regna sovrana e contestualmente che la nostra presenza in presidio al Palazzo, risulta ormai quasi “scontata” essendo nei fatti ai più praticamente invisibili».

Tanta amarezza ˗ si legge nella lettera ˗ anche per l’atteggiamento del sindaco Renato Accorinti che «nel suo andirivieni dall’ufficio di gabinetto, quando in condizione di fermarsi un attimo, alle nostre legittime domande non risponde ma anzi ribatte in maniera da lasciarci quantomeno interdetti, visto che si limita ad enumerare le lodevoli battaglie dei suoi ultimi 40 anni, per le quali da cittadini messinesi sicuramente lo ringraziamo ma alle quali purtroppo, anche per motivi anagrafici, non abbiamo potuto partecipare. Eppure peraltro un anno e mezzo fa, anche la nostra questione a suo dire, doveva diventare una delle sue battaglie. Per questo, amareggiati ma coscienti dell’inutilità dell’attuale forma di protesta annunciamo la chiusura del presidio a far data da oggi, martedì 27 gennaio riservandoci però, di valutare più incisive forme di protesta».

Concluso il presidio, i 32 concorsisti avvisano che recapiteranno al Sindaco «lo striscione che da giorni campeggia a palazzo Zanca e che il primo cittadino maggiormente contestava, ovvero quello che accanto al Salone delle Bandiere riporta il seguente interrogativo: “Anche oggi umiliati, derisi e illusi. Dove sta la differenza?” Questo striscione in un simbolico commiato dal presidio, sarà consegnato con l’intento di rigirare materialmente l’interrogativo al sindaco Accorinti, affinché lo custodisca, in attesa che sia lui stesso a rispondere, con i fatti e non con le parole, dimostrando a noi ed a tutti dove sta la differenza, visto che, forse perché purtroppo contagiati dalla stessa “confusione” che regna sovrana a Palazzo Zanca, non siamo capaci di darci da soli una risposta».

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