Viale Libertà nel degrado. Cannistraci: “Comune disinteressato. Faccio io”

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«Continua a sbalordirmi come un’amministrazione con lo slogan Cambiamo Messina dal Basso possa trascurare dettagli così importanti che riguardano la bellezza e la cultura messinese»: esordisce così il consigliere della V circoscrizione, Giuseppe Cannistraci, alla vista del degrado vicino al Museo sul viale della Libertà.

«Ieri – afferma Cannistraci − mentre percorrevo a piedi il Viale della Libertà in prossimità del Museo mi ritrovo uno scenario di totale degrado che mi fa rimanere sconvolto ed allibito nello stesso medesimo tempo, per come viene gestito il nostro Comune e di conseguenza i servizi offerti sul territorio. Così, non ho potuto fare a meno di fotografare ed evidenziare il problema della potatura degli alberi presenti in quel tratto di strada».

«Ricordo a chi lo avesse dimenticato – sottolinea −, e credo che siano solo i signori della giunta Comunale ed il Sindaco, che il nostro Museo custodisce gelosamente tutto ciò che di storico e artistico rappresenta Messina prima e dopo il 1908. Tanto per intenderci le opere del grande Antonello da Messina, Caravaggio, Montorsoli, e altri. Attrazione sicuramente ambita da tutti i visitatori croceristi e da tutte le scuole di Messina e Provincia, che sistematicamente organizzano tour di visite guidate».

«Il degrado di questa zona – denuncia il consigliere Cannistraci −, per quanto riguarda l’alberato e verde pubblico adegrado museo3 partire dalla prima rotatoria del torrente Annunziata e a finire nella via G. Cacopardi, è veramente esagerato. Nota evidente dalle foto scattate, che il fogliame è ormai secco da giorni, le carte svolazzanti ed i rifiuti plastici, fanno si che il percorso sia totalmente sporco e inagibile, in più i rami degli alberi arrivano ad altezza uomo tanto da toccare i parabrezza delle auto, proprio davanti l’ingresso del Museo Regionale».

«Forse questa Amministrazione – prosegue − pensa che siccome il Museo si chiama Regionale, per risparmiare sulle casse Comunali, sia proprio la Regione a farsi carico della potatura e scerbatura dello stesso Viale».

«La poca e scarsa visibilità – ricorda Cannistraci −, dovuta ai rami che scendono quasi a un metro e mezzo da terra, ha causato ad Aprile un incidente grave tra un auto ed una persona extracomunitaria che attraversava sulle strisce pedonali per poi essere trascinata per parecchi metri dall’auto, rovinandosi sull’asfalto».

«Considerato che il Comune si disinteressa alla potatura e alla pulizia di questa zona – suggerisce −, posso mettermi se autorizzato in contatto con degli imprenditori privati che affronterebbero la spesa proprio in sinergia e collaborazione del Comune stesso facendo carico delle spese».

Auto viale della Libertà«Altra nota fotografata di questo tratto di strada – continua Cannistraci − è il tratto tra il Viale della Libertà e via G. Cacopardi, l’angolo tra l’edicola ed il Museo. In entrambi le vie, sono previste le strisce pedonali come si evidenziano dalle segnaletiche stradali in orizzontale, da mare verso monte e viceversa, oppure tra l’ospedale Margherita ed il Museo. Questi passaggi sono sistematicamente ostruiti da autovetture che sostano proprio negli angoli».

«Diverse segnalazioni sono state inoltrate ai Vigili Urbani – conclude −, sia scritte che verbali, ma non hanno avuto esiti positivi, tanto che ancora oggi gli spazi che servono ai pedoni per poter transitare da un viale all’altro, vengono occupati dalle autovetture».

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