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Vallata Santo Stefano. Serve con urgenza un nuovo piano viabilità

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Una vallata in cui vivono circa 5mila persone e un’unica strada che, ormai da troppo anni, non riesce più a sopportare il peso di una massa veicolare in costante crescita. Succede nella Vallata Santo Stefano e a riaccendere i riflettori sulla grave questione viabilità in questa zona di Messina sud è il consigliere della Prima Circoscrizione, Nino Crupi.

«Il problema della viabilità nella valle Santo Stefano è stato attenzionato più volte a tutte le amministrazioni competenti che si sono succedute negli ultimi 40 anni, senza mai arrivare alla risoluzione» scrive Crupi in una nota indirizzata al sindaco De Luca, al Vice Sindaco Mondello e ai vertici della Circoscrizione.

Tante promesse, quindi, ma nessuna azione concreta. In quest’area sono ben tre i villaggi che ogni giorno devono fare i conti con una strada inadeguata: Santo Stefano Briga, Santo Stefano Medio e Santa Margherita. Nell’intera zona, infatti, l’unica via di collegamento è la Strada Provinciale 36 che risulta troppo stretta e non sicura data l’importante mole di traffico.

«I villaggi possono essere raggiunti solo da auto o da piccoli mezzi – continua il consigliere. Non arriva un pullman o ancora peggio un autobotte dei Vigili del Fuoco e se la stessa riesce a baipassare il ponte a S. Margherita, con buone probabilità resta imbottigliata nel traffico. In caso di emergenza diventerebbe praticamente esplosiva la situazione». Più volte durante la campagna elettorale il sindaco De Luca si è recato in questi villaggi proprio per ascoltare i disagi dei cittadini e raccogliere la loro richiesta di aiuto a cui è seguito un impegno per la risoluzione dell’annoso problema.

Proprio per questo motivo, Nino Crupi chiede di conoscere lo stato dei lavori relativi al problema e di incontrare l’amministrazione per stilare un crono programma degli interventi. Ritiene urgente, inoltre, anche la messa in sicurezza del manto stradale della SP36 attraverso la posa di un nuovo manto stradale, l’installazione di segnaletica verticale ed orizzontale, l’eliminazione di radici affioranti (ingresso S. Stefano Medio), il livellamento di tombini alla sede stradale e del manto deformato nella curva presso l’ex macello a S. Margherita Marina.

 

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