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Università, bilancio del primo anno Navarra

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universita bilancioIl governo di Ateneo, ad un anno dall’insediamento, ha voluto tracciare un bilancio di quanto fatto in questi primi 12 mesi. Molti sono stati i risultati – come ha sottolineato il Rettore, prof. Pietro Navarra, nel corso di una conferenza stampa – ottenuti grazie a “competenza e capacità” in diversi ambiti: la ricerca, che è stata implementata attraverso un aumento delle risorse finanziarie destinate a borse di dottorato e borse di ricerca; l’attività didattica, che è stata potenziata dando ad esempio impulso a progetti come Panlab e Cerisi; i servizi agli studenti, con la costruzione di una nuova casa dello studente adiacente al Policlinico e la ristrutturazione del residence universitario a Villa Pace, nonché la soluzione del problema legato all’abitabilità degli alloggi della Cittadella sportiva. Meriti condivisi con tutti i componenti del governo di Ateneo e degli organi istituzionali, ma anche con l’intera comunità accademica.
“Siamo stati il primo Ateneo – ha poi sottolineato il Rettore, insieme al Direttore Generale, prof. Franco De Domenico ed ai Prorettori proff. Emanuele Scribano e Giovanni Cupaiuolo – a varare un piano anticorruzione con un modello basato non soltanto sugli aspetti amministrativi, come hanno fatto tutte le altre università, ma anche sugli aspetti che attengono direttamente la ricerca e la didattica. Abbiamo stipulato e siglato diversi protocolli di legalità con molte amministrazioni del territorio e, inoltre, abbiamo introdotto, dopo l’approvazione nell’ultima seduta del Consiglio di Amministrazione, il processo di informatizzare e digitalizzare le attività amministrative all’interno dell’Università”. L’idea di trasparenza è alla base anche del report sull’attività di governo svolta, basato sul programma elettorale del prof. Navarra arricchito da quello del prof. Cupaiuolo.
Grande attenzione è stata dedicata anche alla mobilità internazionale, alla comunicazione, alla disabilità e a diverse attività di integrazione tra l’università e la comunità locale.
In conclusione, “come esempio di chi si dedica all’università”, il Rettore ha voluto ricordare il dott. Luigi Michaud, assegnista di ricerca dell’Ateneo scomparso lo scorso 17 gennaio durante una missione, quale simbolo di passione per la ricerca e per la sua Università.

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