Traghetti pubblici: ancora sospeso il servizio per auto e pedoni

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stretto di MessinatraversataSui traghetti pubblici è ancora sospeso il trasporto di auto e passeggeri. Lo segnala il sindacato Orsa che scrive: “Ad oltre un mese dall’incidente mortale verificatosi sulle passerelle di imbarco delle navi di Ferrovie dello Stato la struttura e’ ancora sotto sequestro ed in parte inibita all’uso , mentre procedono a rilento i lavori di messa in sicurezza delle rampe. Tutto il traffico auto sulle navi Villa , Scilla e Logudoru e’ sospeso con gravi disagi all’utenza specie quella pendolare che , nelle ore notturne quando cessa il servizio metromare , non trova alcun servizio di traghettamento pubblico fruibile tra le due sponde . “Abbiamo assistito a scene non degne di un paese civile – dichiarano Mariano Massaro e Michele Barresi segretari Or.SA – superate le ore 22.30 da Villa S. Giovanni centinaia di viaggiatori provenienti da Roma con l’alta velocita’ rischiano giornalmente di non trovare alcun modo di raggiungere la sponda messinese vista l’indisponibilita’ delle navi RFI inibite anche ai pedoni e che tutto il traghettamento anche privato si sposta verso il porto di tremestieri ” Temiamo che la situazione si possa protrarre a lungo – continuano i sindacalisti – e creare forti disagi all’utenza nell’imminente stagione estiva quando l’esodo sara’ piu’ intenso e si rischia senza la disponibilità delle navi pubbliche di congestionare la citta’ intera e per questo coinvolgeremo il Prefetto e le autorità competenti affinche’ si trovi per tempo una soluzione per ripristinare il servizio nel piu’ breve tempo possibile”
In conto bisogna mettere anche il rischio occupazionale – denuncia l’OrSA – la societa’ Bluferries che gestisce in noleggio anche i ponti auto delle navi RFI oggi indisponibili , inevitabilmente presenterà il conto dei mancati incassi rifacendosi sul costo del lavoro , temiamo nuovi esuberi tra il personale marittimo – dichiarano Massaro e Barresi – mentre gia’ da un mese la societa’ Nettuno Multiservizi ha dovuto chiudere i bar che gestisce sulle navi traghetto RFI e a rischio licenziamento sono i 12 lavoratori che già’erano in cassa integrazione a 15 ore settimanali ” Piove sul bagnato – concludono i sindacalisti – la dismissione programmata di ferrovie ha gia’ messo da tempo in crisi la navigazione sullo stretto – oggi se non si trova soluzione all’improvviso incidente occorso tutto il settore rischia di essere messo in ginocchio in maniera irreversibile”.

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