Torrente Trapani, presto gli interventi di messa in sicurezza

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Sul Torrente Trapani  alto, finalmente qualcosa si muove. Ieri è stato effettuato un sopralluogo congiunto da parte di Francesco Palano Quero, Maurizio Guanta, rispettivamente presidente e vice della IV circoscrizione, insieme con rappresentanti del Genio civile e della protezione civile comunale. L’incontro è avvenuto proprio sul luogo della frana che aveva interessato il versante collinare  del fronte alto del torrente. Una zona densamente urbanizzata e a rischio di colate detritiche che potrebbero compromettere la stabilità e la sicurezza di cittadini.

Soddisfatti Quero e Guanta che comunicano l’esito del sopralluogo: “Entro due o tre giorni saranno individuate le modalità tecniche dell’ intervento per mettere in sicurezza l’area – scrivono –  regimentando le acque in quel tratto finale dove è avvenuta la frana,attraverso la somma urgenza,come fortemente rivendicato dal Consiglio, rivalendosi solo successivamente sui legittimi proprietari”. Secondo Quero e Guanta infatti, sarebbero state effettuate insufficienti e mediocri opere di canalizzazione e di contenimento delle acque sul terreno, da  parte della ditta che ha realizzato alcuni corpi residenziali proprio sulla cima delle vicine colline del bacino del Trapani.

“Era questo il procedimento più veloce e immediato proseguono i rappresentanti della IV circoscrizione- per assicurare ai cittadini la giusta tutela della loro incolumità.  Esprimiamo quindi soddisfazione per l’accoglimento delle nostre istanze,ma abbiamo la consapevolezza che il passo successivo da compiere, probabilmente il più complicato,deve essere il completamento della rete di scolo delle acque bianche a monte,per la realizzazione della quale serviranno ingenti risorse (1.000.000 €?) e la cui competenza è a totale carico della ditta costruttrice originaria,proprietaria di tutta l’operazione edilizia (La Residenza Immobiliare srl):la speranza,a tal fine, è che sia ancora possibile accedere alle garanzie fidejussorie per gli oneri concessori, che assicurerebbero in tempi brevi le somme necessarie. Diversamente dovranno essere valutate tutte le strade alternative – concludono- per far valere l’interesse dell’Ente e,quindi,della collettività. Una cosa è certa:noi stiamo vigilando e continueremo a farlo”.

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