Spiagge da Bandiera Blu. Messina a bocca asciutta, si salva solo la Provincia

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Pubblicata la lista Bandiera Blu 2018: ambito riconoscimento internazionale che individua le migliori spiagge di 49 paesi. Messina assente, solo la Provincia si salva con 7 spiagge premiate, in testa le Isole Eolie.

Sia chiaro non si tratta di individuare semplicemente le spiagge più belle ma di un serio riconoscimento internazionale che, fin dal 1987, premia quelle località che rispondono a determinati criteri di qualità, servizi offerti, attenzione all’eco-sostenibilità e, infine, il fattore estetico.

Il podio italiano è occupato dalla Liguria, con 27 i comuni premiati, seguita dalla Toscana (19), e Campania(18). L’Italia registra ottimi risultati: 368 spiagge “nostrane” conquistano la Bandiera Blu in 175 comuni, il 10% della lista è occupato da località nazionali.

La Sicilia, nonostante sia ambita meta turistica, si colloca molto in basso in questa classifica: solo 6 i comuni premiati, 3 dei quali in provincia di Messina.

Ecco la lista e la mappa delle località premiate in prossimità dello Stretto e nel resto della regione.

Bandiere Blu 2018 in Sicilia

Provincia di Messina – 7 bandiere

  • Comune di Lipari: Ficogrande (Stromboli), spiagge di Gelso e Acque Termali (Vulcano), Acquacalda e Canneto (Lipari)
  • Comune di Santa Teresa di Riva: Lungomare di Santa Teresa di Riva
  • Comune di Tusa: Spiaggia Lampare e Spiaggia Marina

Provincia di Ragusa – 5 bandiere

  • Comune di Ispica: Santa Maria del Focallo, Ciriga I tratto, Ciriga II tratto, Ciriga III tratto
  • Comune di Ragusa: Marina di Ragusa

Provincia di Agrigento – 2 bandiere

  • Comune di Menfi: Porto Palo Cipollazzo, Lido Fiori Bertolino

Come vengono assegnate le Bandiere Blu?

L’ambito riconoscimento internazionale assegnato dalla ONG danese FEE (Foundation for Environmental Education) parte dalla selezione delle località alla quale partecipa una giuria internazionale e una italiana che si avvale della collaborazione di importanti Enti nazionali come il Ministero dell’Ambiente e il Ministero della Cultura e del Turismo, il Laboratorio di Oceanologia ed Ecologia Marina dell’Università della Tuscia, le capitanerie di porto e l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani).

La qualità delle acque di balneazione è una discriminante essenziale per potere ambire alla Bandiera Blu. Le analisi premiano infatti le acque considerate eccellenti sulla base dei risultati forniti dalle Arpa (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente).

Nel processo decisionale ha, inoltre, un ruolo essenziale l’efficienza della depurazione delle acque reflue, la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti considerati pericolosi.

A queste caratteristiche si aggiungono estetica e comodità: presenza di aree pedonali, delle piste ciclabili e del verde urbano, qualità dei servizi ai turisti e un giudizio sul lavoro informativo svolto dai comuni per la diffusione dei dati sulle acque.

Se non bastasse viene valutata anche la sicurezza degli impianti – quindi la qualità del personale addetto al salvataggio – e l’accessibilità per tutti.

Questi sono solo alcuni dei requisiti richiesti ma, già così, ci si può rendere conto della serietà e dell’attenzione con la quale vengono assegnate le Bandiere Blu. Criteri di valutazione strettissimi che, tuttavia, se rispettati consentono di raggiungere l’ambito premio e ottenere visibilità internazionale.

Bene primario per chi, come Messina e la Sicilia, vuole puntare sul turismo per dare nuovi slanci alla propria economia.

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