Spente le luci a Fondo Lauritano e Complesso Magnolia, chi deve fornire l’illuminazione? Il V Quartiere vuole chiarezza

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santino morabitoIl Consiglio del V Quartiere, presieduto da Santino Morabito, ha scritto all’assessore alle Infrastrutture, Sergio De Cola, per capire come mai, da settimane, gli impianti di Pubblica Illuminazione al complesso Magnolia e Fondo Lauritano siano spenti. Il Consiglio circoscrizionale ha approvato a maggioranza dei presenti un’interrogazione all’esponente della giunta Accorinti:

 

“Il consiglio della V Circoscrizione

Premesso

che da diverse settimane risultano spenti gli impianti di pubblica illuminazione realizzati nelle aree denominate “Fondo Lauritano” e “Complesso Magnolia” in località Giostra ;

che il Settore Pubblica Illuminazione del Comune , sollecitato da questa Circoscrizione a provvedere alla riattivazione dei suddetti impianti, riferiva che la chiusura degli stessi è  dovuta al fatto che sia il “Complesso Magnolia” che “Fondo Lauritano” non rientrano nel demanio stradale comunale in quanto di proprietà dell’Istituto Autonomi Case Popolari;

considerato

che entrambe le aree in questione sono state servite dalla pubblica illuminazione per oltre vent’anni prima che l’Amministrazione Comunale si “accorgesse” della  loro natura giuridica ;

ritenuto

discutibile sotto  il profilo amministrativo ed inopportuno come scelta di indirizzo politico, aver negato senza alcun preavviso il servizio di pubblica illuminazione a cento famiglie messinesi alle quali non può essere attribuita alcuna responsabilità  ma che si ritrovano a pagare il prezzo di una disputa tra enti pubblici;

interroga

la S.V. per conoscere:

  1. La natura giuridica delle  aree denominate “Fondo Lauritano” e “Complesso Magnolia”.

Se l’amministrazione Comunale, in attesa di chiarire gli aspetti amministrativi della vicenda, non ritiene di dover ripristinare immediatamente la fornitura elettrica in un area che, peraltro, ricade in un’area periferica a forte disagio sociale dove il controllo del territorio dovrebbe costituire una priorità nella gestione della cosa pubblica.

Se l’Amministrazione Comunale, qualora venisse appurata la ventennale erogazione impropria di fornitura elettrica,  non intenda accertare le responsabilità e chiedere il risarcimento del danno erariale provocato.

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