renato accorinti e cateno de luca

Scoppia il caso Catarratti ed è guerra aperta tra Accorinti e De Luca

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Volano (di nuovo) scintille tra il sindaco Cateno De Luca e il suo predecessore Renato Accorinti. Oggetto della discordia, questa volta, è l’ex scuola Catarratti dove oggi vivono, tra topi, umidità, fili elettrici scoperti e infiltrazioni d’acqua ben 5 famiglie con i rispettivi bambini.

Dopo la denuncia del consigliere comunale Salvatore Sorbello, che segnalava le pessime condizioni dello stabile concesso in comodato d’uso ai suoi attuali abitanti, il sindaco De Luca si è recato sul posto per verificare la situazione e capire, carte alla mano, cosa fosse successo.

Secondo la sintesi riportata dal Primo Cittadino «A questi nuclei familiari è stato consentito, attraverso il comodato d’uso, di vivere in dei locali privi di agibilità, in condizioni non dignitose e non sicure proprio in concomitanza delle nuove elezioni per la carica di sindaco».

A concedere il comodato d’uso sarebbe stato l’allora sindaco, e al tempo candidato alle comunali, Renato Accorinti contro cui De Luca punta il dito, accusandolo “velatamente” di aver dato la struttura alle cinque famiglie a scopi elettorali nonostante non vi fossero le condizioni igieniche per farlo e nonostante, spiega il Primo Cittadino, una nota dei Vigili del Fuoco del settembre 2013 che ne dichiarava l’inagibilità.

Oggi la secca replica di Renato Accorinti: «De Luca – scrive in una nota – che avanza sospetti di assegnazioni “di comodo” concesse dall’amministrazione Accorinti somiglia al bue che dice cornuto all’asino».

«Nel caso delle famiglie occupanti la ex scuola di Catarratti, va detto – chiarisce l’ex Primo Cittadino – che il verbale dei Vigili del Fuoco dichiarava inagibili i locali a causa del distacco di alcuni pannelli del controsoffitto in alcune aree limitate (ingresso e corridoio). Prima della delibera di comodato d’uso sono stati messi in sicurezza i pannelli del controsoffitto delle aree assegnate. Era chiaro che si trattava di una soluzione di emergenza abitativa temporanea in attesa di una soluzione definitiva».

La soluzione definitiva pensata al tempo, aggiunge, sarebbe stata possibile attraverso una serie di progetti (alcuni già previsti, altri in programma):

  • il bando per graduatoria alloggi ERP;
  • gli alloggi per emergenza abitativa con fondi PON Metro;
  • le assegnazioni con autorecupero;
  • la trasformazione in Unità abitative di immobili comunali inutilizzati.

«Il Sindaco – conclude Accorinti – che si è fatto estendere la deroga alle graduatorie per poter assegnare alloggi discrezionalmente, al di fuori delle procedure ordinarie, accusa il precedente per aver agito evitando che tre famiglie finissero in mezzo alla strada. Siamo alle comiche».

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