confcommercio-messina

Regolamento Cosap. Mendolia: “Dopo tre mesi non è cambiato nulla”

Pubblicato il alle

3' min di lettura

confcommercio-messinaCaterina Mendolia, direttore generale di Confcommercio, si fa portavoce del malcontento dei commercianti messinesi e chiede all’Amministrazione di prendere provvedimenti riguardo la rimodulazione del regolamento Cosap.

“A quasi tre mesi di distanza dalla giunta straordinaria – afferma Caterina Mendolia −, tenutasi a Palazzo Zanca il 19 dicembre del 2014 su richiesta di Confcommercio Messina per chiedere la sospensione e la rimodulazione dei canoni e delle sanzioni del regolamento Cosap, siamo ancora in mezzo al guado. In quell’occasione, abbiamo peraltro presentato un documento, firmato anche da altre associazioni di categoria, contenente una serie di proposte. Quelle proposte, al momento, rimangono inascoltate”.

“Da quel giorno – spiega −, nonostante i vari tavoli tecnici che si sono susseguiti, la questione rimane irrisolta anche nella parte concernente la possibilità di ottenere una rateizzazione dei debiti pregressi, capitolo sul quale l’amministrazione aveva dato garanzie di risoluzione in tempi stretti”.

“Continuiamo a raccogliere le lamentele di decine di esercenti –prosegue il direttore generale di Confcommercio −, raggiunti da ulteriori sanzioni, e dei sindacati, preoccupati da una situazione che potrebbe avere una forte ricaduta sul fronte occupazionale. La questione viene ulteriormente aggravata dal fatto che siamo ormai alle porte della stagione più propizia per i commercianti messinesi, e questo rischia seriamente di danneggiare il già martoriato sistema economico della nostra città. Il Comune, sostanzialmente, continua a moltiplicare crediti nei confronti di aziende che di questo passo saranno costrette a chiudere”.

“A questo punto – aggiunge Mendolia −, porsi qualche domanda ci pare quantomeno logico. Come si fa ad affrontare una nuova stagione con la consapevolezza che esista il rischio concreto che l’attività possa essere sospesa da un provvedimento comunale? Chi, in quest’ottica, si prenderà la briga di assumere personale? Nonostante il mercato del lavoro stia andando verso nuove direzioni, e mi riferisco al Jobs Act e agli sgravi fiscali previsti per le nuove assunzioni, regolamenti come quello di Palazzo Zanca sull’occupazione del suolo pubblico vanno decisamente verso tutt’altra direzione, finendo con il neutralizzare gli sforzi fatti dal Governo centrale su questo fronte. Tutti ritengono, soprattutto per gli aspetti concernenti i livelli dei canoni e delle sanzioni, che questo regolamento sia assurdo e a tratti vessatorio”.

“Ma al di là delle parole – conclude −, la questione è rimasta esclusivamente sulle spalle dei commercianti, perché ad oggi di sostanziale si è mosso davvero ben poco. Gli esercenti vogliono garanzie concrete e sollecitano ancora una volta gli organi competenti affinché, in tempi celeri, si trovi una soluzione efficace”.  

(146)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.