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“Portorosa cavalli”: grande successo per la 2ª edizione. Tra storia del territorio e turismo equestre

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portorosacavalli IIISalta l’ostacolo della crisi e supera i 90 mila visitatori. Portorosa cavalli, giunta alla sua seconda edizione si è conclusa con un grande successo di pubblico. La manifestazione patrocinata da Fiera Cavalli Internazionale di Verona, dalla Regione Sicilia, dalla Provincia di Messina, dal comune di Furnari e dalla Capitaneria di Porto, ha coinvolto oltre 25 associazioni, 130 espositori e più di 1050 cavalli. In calendario quest’anno sono stati oltre 60 gli appuntamenti tra eventi sportivi, convegni e concorsi.

«Un evento unico – ha dichiarato la Presidente dell’Associazione, Valentina Russo – capace di trasferire la più grande e antica kermesse dedicata al cavallo in Sicilia. La nostra è stata una sfida. Il format? Spettacolo ed emozioni. Il nostro obiettivo è quello di movimentare un flusso turistico tale da promuovere la nostra provincia».             

«Le presenze già registrate – ha aggiunto il Vicepresidente Giuseppe Scilipoti – sono la conferma che oggi è possibile rilanciare il turismo intraprendendo percorsi alternativi come gli sport equestri che affondano le radici nella nostra tradizione. Visti i numeri inizieremo a breve ad organizzare la terza edizione».

«Ottimo il riscontro di pubblico per le gare di equitazione e di salto ad ostacoli – ha spiegato lo show Director, Angelo Princiotta – e anche per la qualificata presenza di cavalieri siciliani ed extra regionali».

Successo inaspettato anche per la prima tappa di talenti a cavallo vinta da Vera Lo Forte.

«Questa manifestazione – ha commentato il direttore artistico di Fiera Cavalli Verona, Antonio Giarola – si attesta come l’evento più importante per il Sud  Italia».

«Iniziative come queste – ha concluso il sindaco del comune di Furnari, Mario Foti – riescono a fondere la storia del nostro territorio al turismo equestre. Queste attività rappresentano un’importante occasione per valorizzare e promuovere il fascino del nostro comprensorio. L’amministrazione auspica – ha continuato – un maggiore coinvolgimento delle realtà locali per incentivare lo sviluppo economico attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico ed etno-antropologico della nostra isola». 

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