Piove e fiumi di rifiuti si riversano in strada, la denuncia del consigliere della V circoscrizione Famà

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Tra le conseguenze del temporale che si è abbattuto su Messina la scorsa notte, ce n’è una che non ci aspetteremmo, se vivessimo in una città pulita. Ma a Messina, città in cui l’affare “munnizza” non fa quasi più notizia, accade anche che i rifiuti accatastati da tempo indefinito e non raccolti, con la pioggia si riversino sulle strade, impedendo persino il passaggio delle macchine.

La denuncia è del consigliere della V Circoscrizione, Bernardo Famà: ” A seguito del temporale della notte scorsa – sostiene Famà-  la presenza di  rifiuti sulla carreggiata  crea intralcio alla circolazione, oltre ai gravi disagi sotto il profilo igienico-sanitario. E’ la conseguenza del perdurare di rifiuti accatastati a ridosso dei cassonetti rsu e ai margini delle strade, pertanto, ad ogni pioggia- continua il consigliere- oltre ai fiumi di acqua che non defluiscono nelle apposite griglie otturate, assistiamo a ‘fiumi’ di rifiuti che invadono marciapiedi e carreggiate. Stamane, in alcune zone della V Circoscrizione, per rendere fruibile il transito veicolare, i residenti hanno dovuto rimuovere i rifiuti presenti in carreggiata e riportarli ai margini. Tra le zone maggiormente investite da questo problema, l’imbocco di c.da Badiazza all’intersezione con via Palermo ( a cui si riferisce la foto ), c.da Conte in località Annunziata e  Villa Lina in prossimità dello ‘Sprar’”.

“E’ assurdo che ancora oggi nel 2016 – spiega Famà- con il pagamento della Tari interamente a carico dei cittadini,vi siano scenari del genere. Non si può pagare per intero un servizio che non viene erogato in modo soddisfacente. Noi Consiglieri Circoscrizionali riceviamo giornalmente continue segnalazioni da parte dei cittadini  ma non si può sempre rincorrere le emergenze soprattutto alle porte della stagione invernale, quando episodi del genere saranno  all’ordine del giorno. Valuteremo in seduta di Consiglio Circoscrizionale l’ipotesi di un atto politico, con cui  chiedere le dimissioni dell’Assessore Ialacqua e del Commissario liquidatore Calabrò”.

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