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Oltre mille in piazza contro la Tares. Al via raccolta firme e organizzato pool di legali. Cancelli comunali chiusi e tensione alle stelle

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protesta taresLa protesta contro i bollettini Tares ha fatto effetto. Più di mille secondo le forze dell’ordine, forse 1500, i presenti che hanno voluto prendere parte alla manifestazione di questa mattina contro il tributo più odiato degli ultimi anni perché deve andare a coprire l’intero costo del servizio che nei numeri dice 44milioni di euro.

Tantissima gente in piazza Unione Europea: soprattutto pensionati al minimo e famiglie, dunque lavoratori monoreddito, che hanno ammesso senza riserve che non possono pagare quanto deciso da giunta e Consiglio comunale. Le associazioni che hanno organizzato l’iniziativa (L’altra Messina, Metropolis per le Famiglie, sindacato delle famiglie tra le altre) annunciata in conferenza stampa due giorni fa, hanno parlato e rilanciato le richieste di sospendere immediatamente il tributo che ha costi esosi e rivedere le tariffe per reddito dei nuclei familiari. Le esenzioni presentate ieri dall’amministrazione si rivolgono a una platea non troppo ampia, le riduzioni per raccolta differenziata varranno ma dal prossimo tributo che forse si chiamerà Tari. E oggi? Il sindaco Accorinti o gli altri amministratori non si sono visti. Non sono apparsi sulla scena neppure gli attuali consiglieri comunali. C’erano degli ex consiglieri come Giuseppe Chiarella e Salvatore Ticonosco, il segretario della Cisl Tonino Genovese, il coordinatore dei gruppi Pd al Comune Felice Calabrò ma anche  rappresentanti delle associazioni dei commercianti mentre la tensione di molti, soprattutto dei pensionati, saliva alle stelle. Pochissimi i giovani. I cancelli del municipio controllati dai vigili urbani sono rimasti chiusi mentre la gente, scuotendo le porte del Gran Mirci, sollecitava il primo cittadino ad ascoltare le richieste e aprire il municipio.Al termine, per alcuni minuti, è stato anche bloccato il traffico in via Garibaldi.

Antonio Vita di L’Altra Messina ha detto: “Dall’affluenza credo che sia evidente e palese che lo scontento dei messinesi sia elevato, non abbiamo avuto incontri con il sindaco e questa non è una protesta politica contro il sindaco ma economica, non chiediamo gli incontri con il sindaco nella maniera istituzionale, faremo delle proposte ad Accorinti e al vicesindaco, a quest’ultimo ho già suggerito che rappresentanze di cittadini vengano coinvolte nelle commissioni consiliari; per il momento – continua Vita – stiamo raccogliendo le firme dei cittadini per visionare in che misura i cittadini sono vessati, abbiamo creato un pool di avvocati tributaristi e fiscalisti in maniera che i messinesi abbiano voce e assistenza laddove il Consiglio, la giunta e il sindaco non accolgano le nostre richieste di rendere equa la Tares, vogliamo fermare e ricorrere contro queste tariffe troppo esose”. @Acaffo

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