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Mobilitazione. Alle 11.35 lo sparuto corteo giunto a fine corsa trova il silenzio. Neanche una sirena di nave ad accoglierlo

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10959666 797006080384100 8498365626237712608 nAlle 11.35 di questa mattina il corteo ha raggiunto la destinazione: la stazione centrale e, dopo, la marittima. Un corteo che si è poco a poco sfaldato lungo l’ultimo tratto del percorso di via Garibaldi. Pochi i fedeli all’impegno di mobilitazione di massa: sindacalisti delle tre sigle uniti, l’OrSa, associazioni cittadine, Federazione Nuova Destra, gli ex Ferrotel e i lavoratori del Terminal Tremestieri, ed ancora No Muos, No Css. 

In testa, come ovvio, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, i sindaci di Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Barcellona, Villafranca Tirrena, Santa Marina Salina ed ancora sindaci arrivati dalla provincia messinesi e calabresi. Presenti anche assessori comunali. Ridotta la rappresentanza della politica regionale, il vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, in sostituzione del governatore Crocetta, Bernadette Grasso, sindaco di Rocca e deputato regionale di Forza Italia; Filippo Panarello, deputato regionale del Pd. Presente anche il direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Giacomo D’Arrigo. Pochissimi i siciliani provenienti da altre città dell’isola. Come se il conto non fosse loro.

Il notro sindaco, comunque, per nulla scoraggiato, è parso entusiasta della compattezza tra sindaci, della compagine regionale, della generale partecipazione. Adesso si aspetta l’imopegno del Governo per le infrastrutture che intensifichino la mobilità nello Stretto.

A “fine corsa”, alla stazione Marittima, dove, probabilmente, quel migliaio di partecipanti si aspettava, almeno, il suono delle sirene della navi in porto ad accoglierlo, silenzio assoluto.

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