“Mia figlia è libera di prendere parte a una selezione pubblica, si tratta di una procedura concorsuale dove 200 curriculum sono stati valutati da una commissione e non dal sottoscritto”: dice questo l’assessore comunale Nino Mantineo coinvolto nell’ultima polemica, insieme alla figlia, messa in luce dal capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta. Mariline Mantineo, figlia di Nino, ha preso parte, vincendo con altri, al progetto “Gioventù a Lavoro – Youth at Work” finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri: si tratta di borse di studio del valore di 2.000 euro che danno la possibilità di partecipare a stage. Mariline Mantineo è entrata nella selezione B. Nelle ultime ore si è appreso ma ha rinunciato che anche la figlia dell’assessore Sergio De Cola, Maria De Cola, aveva superato la selezione per il progetto “Sportello Giovani-Lavoro”. Trischitta, in una nota, ha criticato Mantineo sottolineando come opportunità politica doveva consigliare di non far partecipare la figlia.
“Non ho nulla da replicare a Trischitta – risponde Mantineo – lui fa il suo lavoro da consigliere e se a suo avviso ci siano stati favoritismi li faccia emergere, mia figlia è libera di prendere parte a procedure concorsuali pubbliche, vorrei ricordare a Trischitta che non percepisco quanto da lui segnalato ma la metà perché non sono andato in aspettativa da docente, quanto da lui scritto non è fondato”.
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