Messina perde “pezzi”. I Franza tolgono una nave dalla tratta Messina-Salerno e la spostano a Catania

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Quando la lotta si fa dura, i duri  cominciano a combattere. La Caronte&Tourist attacca lasciando. Lo scrive la Gazzetta de Sud: “Clamorosa decisione . La Caronte&Tourist  in aperta polemica con la giunta Accorinti. Sulla rotta Messina-Salerno resterà solo una nave. Avviata una joint venture con l’armatore greco Tomasos, la Cartour dimezza il servizio e va a Catania”.

Il detto “tra i 2 litiganti il terzo gode”, dunque, pare trovare conferma nella decisione dei Franza di spostare una delle due navi che collegano Messina a Salerno, la Cartour Gamma, a Catania.
Motivazione ufficiale della scelta, pare sia quella di investire maggiormente nel settore delle Autostrade del mare, ma appare evidente che, di base, c’è la lotta innescata lo scorso anno con l’amministrazione Accorinti a seguito dell’ordinanza anti-tir con cui si impediva il transito dei mezzi pesanti in città, dalle 7 alle 21. Fu un braccio di ferro con il gruppo di armatori che gestisce il traffico privato sullo Stretto. Un botta e risposta mediatico ma anche scandito da ricorsi al Tar. Non mancarono proteste sindacali e degli autotraportatori. Scalpore fece il nostro sindaco che, a “mani nude”, bloccava i camionisti indisciplinati che sbarcavano al molo Norimberga.

Adesso, la decisione dei Franza, che stornano su Catania parte dei loro interessi legati alla tratta via mare Messina-Salerno (pare ovvio che lo Stretto non si molla).
Gli armatori messinesi, stabilito l’accordo con il gruppo Tomasos, hanno costituito una nuova società, la “New TTT Lines”, che effettuerà il servizio tra la città etnea e Napoli. A Messina, con rotta Salerno, rimarrà soltanto la Cartour Epsilon.

In una nota, la società Caronte&Tourist spiega: «Si tratta di un progetto che sottolinea il rinnovato impegno del Gruppo in un settore cruciale per gli interessi del Paese e della Regione Sicilia, quello delle “autostrade del mare”, legato sia ai flussi turistici, sia ai traffici commerciali. Il porto di Catania peraltro – già interessato da uno sviluppo significativo di traffici, legato alle politiche complessive delle istituzioni etnee e al deciso miglioramento delle condizioni infrastrutturali e viarie concretizzatosi nel completamento in tempi eccezionalmente rapidi di una nuova darsena per traghetti ro-ro, dotata di ben 5 invasature e ampi piazzali, collegata direttamente con la viabilità autostradale – rappresenta di fatto una delle più efficaci piattaforme logistiche del trasporto delle  merci e dei passeggeri da e verso la Sicilia».

«Il Gruppo, anche per il legame radicato e stabile col territorio della città di Messina – si legge ancora –, non può sottacere che questa decisione è stata anche dovuta alla difficoltà di fronteggiare le iniziative, continue e scomposte, assunte dall’Amministrazione comunale di Messina che si sono concentrate, con ben quattro ordinanze in poco più di otto mesi, proprio sulla linea Messina-Salerno. Caronte&Tourist, pur assicurando che l’operazione non produrrà sostanziali ripercussioni sul versante del lavoro marittimo, è consapevole del disagio che questa decisione recherà alla già gracile economia della Città di Messina».

(2531)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Messina perde i pezzi ,questa mi è nuova ,ero sicuro che non avesse più pezzi da perdere che già avevano fatto razzia di tutto .

error: Contenuto protetto.