Consigliere Fabrizio Sottile

Messina nel degrado. Sottile: “Cinghiali e tende non sono il vero problema della città”

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“Caos politico, tende e cinghiali stanno distraendo l’Amministrazione dalle vere problematiche della città”, è questo l’allarme che lancia il consigliere comunale, Fabrizio Sottile.

“Da giorni in città si percepisce un clima incattivito e surreale – dichiara il Consigliere Sottile -, polemiche accese su questioni che vengono ingigantite e amplificate ben oltre la loro effettiva portata. Mentre la città si impoverisce, appare sempre più brutta, sporca e degradata, gli animi si accendono solo a discutere di tende e di cinghiali. Per chi ci osserva dall’esterno sembra una fiera dell’assurdo”.

“Assistiamo a un clima di violenza verbale e di aggressività che ci preoccupa – sottolinea -. Per questo dovremmo tutti fare un passo indietro, promuovere il dialogo, rispettare le altrui sensibilità, stemperare i toni. La violenza, anche se verbale, non è mai la soluzione. Lo scontro non è confronto, l’intolleranza non è rispetto per le proprie idee”.

“La città invece attende risposte – prosegue Sottile -, un’azione incisiva per promuovere lo sviluppo economico e la coesione sociale, per ripristinare la bellezza deturpata, rendere la città più accogliente, dinamica, vivibile. Questo ci attendiamo, e su questo vorremmo si accendessero i dibattiti. Sulle diverse idee di città, sulle cose da fare, sulle soluzioni ai problemi.

“E chi amministra, sindaco ed assessori – conclude Fabrizio Sottile, consigliere comunale -, dovrebbe ricordare che non si può essere amministratore al mattino e attivista alla sera, che occorre avere il coraggio e la coerenza politica della propria azione, affrontando le questioni in prima linea, anche e soprattutto quando possono nascere situazioni di tensione.  All’assessore Ialacqua non contestiamo le idee politiche, ma certamente l’azione amministrativa e l’incapacità di affrontare anche politicamente le questioni. Siamo certi che se fosse intervenuto immediatamente e fisicamente a stemperare i toni, avremmo evitato di discutere per giorni di tende e di accampamenti”.

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