Messina. Mytilus Circus Fest: la sagra della cozza raccontata in 20 foto

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Messina accoglie l’estate con un fine settimana all’insegna del buon cibo, della musica, dell’arte e di tanta allegria, nella splendida cornice del Borgo di Ganzirri: si è svolto, infatti, sabato 15 e domenica 16 giugno il Mytilus Circus Fest, la sagra della cozza, dedicata al prodotto gastronomico tipico della riserva di Capo Peloro.

Ma, in realtà, si è trattato di molto di più. Un progetto innovativo, per Ganzirri e per Messina, nato dalla volontà di creare una manifestazione poliedrica in grado di mettere insieme l‘arte, il cibo, la natura e lo sport. Elemento centrale della due giorni che ha coinvolto il borgo marinaro, infatti, è stato – insieme, naturalmente al mytilus galloprovincialis (la cozza) – lo sport e, più nello specifico, il canottaggio.

Esibizioni e gare di voga hanno animato i pomeriggi nella riserva offrendo uno spettacolo suggestivo, grazie alla collaborazione dell’associazione di canottaggio che da anni lavora sul territorio di Ganzirri. Chi invece ha voluto avventurarsi tra le acque del Lago di Ganzirri lo ha potuto fare, in barca, accompagnato dalle guide d’eccezione della Pro loco.

Molti momenti sono stati poi dedicati alla cultura, ai laboratori creativi indirizzati specialmente ai più piccoli e alla scoperta del territorio e delle sue risorse, del lavoro che quotidianamente si svolge all’interno del Borgo Marinaro che, complessivamente, porta un introito di 10 milioni di euro e coinvolge circa una settantina di famiglie. Mentre le due serate sono state allietate dalle esibizioni musicali di Vittorio Notarnicola, che ha presentato il suo disco e di Gianluca Rando, che ha chiuso gli eventi di questa edizione con il suo tour “Eoliana”.

Insomma, il Mytilus Circus Fest è stato un evento tutto da scoprire, nuovo,  che, sebbene iniziato con qualche difficoltà e qualche ritardo, dovuti principalmente alle lentezze e agli ostacoli di una burocrazia non ancora al passo con i tempi, ha portato a casa un buon risultato. Ha messo insieme elementi diversi, consentendo di far luce su ciò che la Riserva e i suoi prodotti hanno da offrire da un punto di vista non solo paesaggistico e culturale, ma anche di sviluppo economico e turistico.

«Noi con la Pro Loco stiamo puntando a dei progetti di rigenerazione sociale e urbana – ha spiegato il segretario della Pro Loco Capo Peloro Paolo Alibrandi – quindi nella programmazione 2019 i nostri eventi guarderanno essenzialmente a questo. Certo, sobbarcarci noi, che non siamo del settore, l’onere della degustazione, non è stato semplice. Avremmo preferito occuparci sono delle attività artistiche e sportive in collaborazione con la cooperativa Lago Grande, ma grazie alla partnership con l’associazione dei cuochi, Casa Peloro e altri, abbiamo potuto offrire anche ottimi piatti».

«Vogliamo testimoniare – ha concluso – che ai prodotti si può associare anche una serie di attività che insieme generano turismo. Abbiamo bisogno di poter vivere di questo, il turismo può essere fonte primaria di sviluppo per la nostra Sicilia».

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