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Messina Due. Ancora a rischio l’illuminazione pubblica

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illuminazionepubblicaSembrava scongiurato il pericolo dell’interruzione dell’illuminazione pubblica a Messina Due in seguito al percorso d’intesa che aveva visto la volontà di collaborazione delle parti in causa: il Comune e la ditta Immobiliare Montesanto. Ma il rischio che il taglio venga effettuato pende ancora sulle teste dei residenti della zona. Infatti, con una nota del 26 marzo, l’Energy Manager del Comune, l’ingegnere Salvatore Saglimbeni, ha confermato all’amministratore della “Comunione Messina Due”, che l’Ufficio intende effettuare la disdetta del contratto di fornitura elettrica entro 30 giorni e provvedere all’attivazione di una nuova fornitura intestata alla riunione dei condomini. Il consigliere circoscrizionale Santi Interdonato, ancora una volta, segnala la problematica che insiste su questa porzione di territorio e scrive: «Il possibile taglio della luce a Messina Due è l’ennesimo effetto negativo di una problematica molto più ampia che affonda le proprie radici all’epoca della realizzazione del complesso. Non è mai avvenuto il passaggio delle opere di urbanizzazione in capo al Comune, il quale non risulta proprietario. Su questo aspetto si sta cercando di intervenire seriamente al Dipartimento Urbanistica, ove è in corso un procedimento amministrativo. Ne scaturisce — spiega Interdonato — la evidente discrasia di comportamenti da parte del Comune: da una parte si cerca di risolvere la questione (all’Urbanistica), dall’altra si procede con la logica dell’interruzione di un servizio pubblico essenziale (Pubblica Illuminazione).Ovviamente, tutto a danno dei cittadini residenti». La situazione di stallo che si è venuta a creare per i motivi burocratici della mancata cessione ha portato, oggi, il Comune a non voler pagare consumi di energia elettrica non dovuti. Il consigliere Pd, Santi Interdonato, continua a sostenere che non sia possibile, né corretto, lasciare al buio una comunità di circa 2000 abitanti. «La presa di posizione assunta dall’Ufficio dell’Energy Manager — scrive in una nota il consigliere —, evidentemente su indicazione del Commissario Straordinario, appare in questo senso miope e del tutto incoerente rispetto ad un processo cui, seppure con grande fatica, è stato dato avvio negli uffici del Dipartimento Urbanistica diretti dall’architetto Vincenzo Schiera, volto a far si che si possa concretizzare il passaggio delle opere di urbanizzazione ricadenti nell’ambito della “Lottizzazione Montesanto – Messina Due” nella titolarità del Comune di Messina».  L’ultimatum della Energy Manager — insiste Interdonato — risulta in controtendenza con il percorso d’intesa intrapreso il 22 Febbraio durante l’incontro con i tecnici comunali. Il rappresentante legale della Montesanto Srl, l’ingegnere Sebastiano D’Andrea, si era impegnato a presentare una perizia di variante che, non includendo alcun aumento di volumetria, avrebbe rappresentato una sorta di “fotografia“ dello stato attuale dei luoghi; perizia di variante che l’ingegnere D’Andrea ha effettivamente presentato al Dipartimento Urbanistica. Per porre fine a questa fase di notevole confusione amministrativa sulla questione, il consigliere Santi Interdonato chiede al Commissario Straordinario, Luigi Croce, di frenare l’azione amministrativa che porta all’interruzione del contratto di fornitura dell’energia elettrica e di seguire in prima persona il percorso amministrativo in corso al Dipartimento Urbanistica, finalizzato al passaggio delle opere di urbanizzazione ricadenti nella “Lottizzazione Montesanto – Messina Due” in capo alla titolarità del Comune di Messina. 

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