“Messenion”: approvato l’ecomuseo diffuso della città dello Stretto

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Accordato il progetto “Messenion” per la fondazione dell’ecomuseo diffuso della città dello Stretto. La Giunta municipale, accogliendo la richiesta formulata dai legali rappresentanti delle associazioni “Kiklos”, titolare della realtà etnografica “Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani” di Gesso; “Comunità Zancle” onlus, titolare della realtà museale storico-militare “Parco-Museo Forte Cavalli” a Larderia; “Il Centauro” onlus, titolare della realtà museale “Chiesa arabo-normanna Santa Maria della Valle” (Badiazza) al Torrente Ritiro; “Alessandro Tasca Filangeri di Cutò”, titolare della dimora storica Villa Cianciafara-, a Zafferia; “Distretto di Economia Solidale Antichi Mestieri Sud” e della Parrocchia Santa Maria Immacolata, titolare della realtà museale e biblioteca storico parrocchiale di Camaro superiore, con deliberazione n. 297 dello scorso giovedì 7, ha proceduto all’approvazione di un protocollo d’intesa per la costituzione dell’Ecomuseo diffuso della Città dello Stretto, Messenion”.

Un progetto di cui fa parte l’assessorato alla Cultura, Identità e Patrimonio del Comune, che prenderà vita non appena sarà emanato il regolamento di definizione dei criteri e dei requisiti minimi per il riconoscimento della qualifica di ecomuseo, che è già in fase di adozione da parte del competente Assessorato regionale.

Il proposito di costituire l’Ecomuseo diffuso della Città dello Stretto, Messenion, nasce dalla consapevolezza che il territorio messinese possiede una sua peculiare caratteristica di singolarità ed unicità, e che solo attraverso la sapiente valorizzazione dei patrimoni culturali in esso presenti, può essere raccontata la storia, o meglio le storie, del territorio stesso e delle comunità che all’interno di esso hanno segnato la loro presenza nel tempo.

Il “Messenion” si configura in una struttura pensata come “museo diffuso” dell’area vasta messinese, circoscritta da un territorio geomorfologicamente marino, collinare e montano, articolato in piccoli nuclei (siano essi realtà museali ovvero spazi d’interesse etno-antropologico, storico-artistico, architettonico, religioso, naturalistico e paesaggistico) all’interno dei quali si prevede una presentazione tematica dei “patrimoni culturali” esistenti entro i confini del territorio comunale, nell’ottica interdisciplinare dell’istituzione di una più ampia rete museale.

Tale prospettiva si inserisce in una più ambiziosa visione di “museologia del territorio” che si propone di dare all’intero territorio la configurazione dell’Ecomuseo. Il progetto costituisce, quindi, il naturale esito istituzionale di incontro e crescita di tutte quelle realtà culturali che operano da anni nel territorio e che tendono a raggiungere obiettivi di sviluppo di turismo culturale e di promozione dell’area messinese, in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati coinvolti e dell’intera comunità locale.

 

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