Nino Interdonato vicepresidente del consiglio comunale di messina (Sicilia Futura)

Mercato di Mortelle. Interdonato: «Ma quali tradizioni messinesi? Solo un mercatino»

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Sembra aver scontentato (quasi) tutti il nuovo mercato di Mortelle voluto dalla Giunta De Luca e inaugurato lo scorso venerdì sera tra mille polemiche. A esprimersi, ancora, e più duramente, è oggi il consigliere comunale e vicepresidente del Civico Consesso Nino Interdonato che contesta aspramente l’Amministrazione.

Quella che era stata presentata come una manifestazione finalizzata a valorizzare le tradizioni locali, commenta Interdonato, altro non sarebbe che un normale mercatino rionale dove vendere e comprare abbigliamento, accessori e prodotti simili: «Non si capisce perché offendere la nostra intelligenza – ha commentato in proposito Interdonato – non ammettendo che trattasi semplicemente di un comune e normalissimo mercatino».

«Stamattina – ha proseguito – abbiamo effettuato un accesso agli atti al Dipartimento Commercio, per acquisire l’elenco delle imprese artigiane esercenti al mercato di Mortelle, così come dichiarato agli organi di stampa nella conferenza di presentazione. Sorvoliamo sulla sommarietà dell’elenco stesso, ove non si evince alcuna informazione sulle attività esercitate. Ma quale valorizzazione dei prodotti artigianali e tradizioni messinesi?! Sarebbe più opportuno rinominare  la manifestazione in “manifestazione etnica sita in località Mortelle” vista la presenza massiccia di operatori stranieri, sicuramente non locali».

Ma la voce contraria di Nino Interdonato non è stata l’unica ad essersi fatta sentire in questi giorni. Già quando la Giunta aveva presentato la propria proposta (nata dal Comitato organizzatore del mercato di Villaggio Aldisio), cittadini, residenti e villeggianti, avevano dato vita a una petizione per bloccare il Mercato di Mortelle alla nascita. Pochi giorni dopo sono stati, invece, i membri del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ad esporsi e a manifestare il proprio dissenso contro la manifestazione adducendo motivazioni in parte analoghe a quelle del vicepresidente del Consiglio Comunale.

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